L’Alexa Plus sarà alimentata da Claude di Anthropic
Amazon si prepara a rilanciare la sua creatura, Alexa, per il mese di ottobre, giusto in tempo per la corsa alle festività negli Stati Uniti, annunciando Alexa Plus, la versione a pagamento dell’assistente vocale potenziato da AI.
Il colosso di Jeff Bezos ha deciso di affidarsi all’intelligenza artificiale di Anthropic, Claude, per dare nuova vita all’assistente vocale, mettendo da parte i propri modelli interni. Cinque fonti hanno confidato a Reuters che il passaggio a Claude è stato dettato da necessità, visto che le prime versioni rinnovate di Alexa, basate su software “fatti in casa”, arrancavano a tal punto da impiegare anche sei o sette secondi per rispondere.
Questo è un cambio di rotta importante per Amazon, che preferisce controllare direttamente le tecnologie utilizzare per i suoi prodotti, garantendo il pieno possesso dell’esperienza utente, dei dati raccolti e delle relazioni con i clienti. In ogni caso, la crescente competizione nel campo dell’AI ha costretto Amazon a cercare alleanze esterne, un trend già visto con Microsoft e Apple che si sono rivolte a OpenAI per potenziare alcuni dei loro servizi.
Il rilascio di “Remarkable Alexa”, così viene definita internamente, è atteso per ottobre e probabilmente Amazon annuncerà a tutti le novità in una conferenza a settembre.
Sul web non tutti hanno accolto positivamente la notizia: quanti utenti saranno disposti a pagare dai 60 ai 120 dollari l’anno per un servizio che finora è stato gratuito? Per non parlare del fatto che, ad oggi, Amazon non ha ancora rivelato quanti dei 500 milioni di dispositivi Alexa venduti nel mondo siano effettivamente in uso.
Amazon spera di ribaltare il destino di Alexa con questa nuova versione, che promette di rispondere a domande complesse, offrire consigli su quali vestiti acquistare per una vacanza o addirittura ordinare cibo e scrivere e-mail su comando. Non solo: la nuova Alexa vuole diventare il centro nevralgico dell’automazione domestica, imparando dalle abitudini degli utenti per svegliarli al mattino o registrare i loro programmi preferiti senza che debbano ricordarselo.
Riuscirà Amazon a fare di Alexa una gallina dalle uova d’oro o si rivelerà l’ennesimo fallimento in un mercato sempre più competitivo?