Apple dismetterà FineWoven: un esperimento fallito con coraggio
È quasi certo che con l’arrivo dell’iPhone 16, Apple dirà addio alla gamma di custodie e cinturini FineWoven. E francamente, non è un addio che strapperà molte lacrime. Se ne avete ancora qualcuno nel carrello, forse è meglio ripensarci.
Eppure, per quanto la storia di FineWoven possa sembrare una lezione su come non fare le cose, merita comunque di essere ricordata.
Che FineWoven fosse destinato a scomparire non è una sorpresa. Forse la vera sorpresa è che Apple non si sia accorta dei suoi difetti prima di lanciarsi in una produzione di massa. Ma anziché puntare il dito contro Cupertino per questo fallimento, dovremmo riconoscere il coraggio dell’azienda: la decisione di eliminare la pelle è stata una scommessa molto rischiosa, ma necessaria, almeno secondo i piani di Apple.
Quando Apple ha deciso di eliminare ogni prodotto in pelle dal suo catalogo, lo ha fatto con una determinazione che pochi altri avrebbero osato. FineWoven, un micro twill denso descritto come “simile al suede”, è stato lanciato come alternativa alla pelle, ma non ha mai davvero convinto. AppleInsider, tra i primi a mettere le mani sulle custodie FineWoven, è stato chiaro: “Non sono raccomandabili. Si impigliano nelle tasche, si macchiano facilmente e, per alcuni, la sensazione è paragonabile a grattare un vecchio giubbotto anni ’90, nel peggiore dei modi.”
Non ci sono “ma” o “tuttavia” che tengano: le custodie e i cinturini FineWoven, nel complesso, sono un fallimento. Anche chi ha apprezzato la sensazione di quel tessuto, ha dovuto fare i conti con accessori che sembrano attrarre problemi come calamite.
È difficile immaginare che qualcuno sentirà davvero la mancanza di FineWoven. E chi in qualche modo si è affezionato a questi accessori farebbe bene a fare scorta finché può, perché non dureranno a lungo, né sugli scaffali né nell’uso quotidiano.
Tuttavia, c’è un merito che va riconosciuto ad Apple: l’audacia di provare qualcosa di nuovo. È andata male, certo, e le migliaia di ore di test di cui si è parlato avrebbero dovuto far emergere i problemi. Ma, se non altro, Apple ha dimostrato di saper osare, cercando di trovare una valida alternativa alla pelle.
FineWoven non ce l’ha fatta, ma la corsa per sostituire la pelle è solo all’inizio.