Skip to main content

Apple Vision Pro: emergono sorprese nei primi test di resistenza

Test resistenza Apple Vision pro
05 Febbraio 2024, 09:58 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Il recente test di resistenza a cui è stato sottoposto il Vision Pro di Apple ha portato alla luce alcune sorprese non del tutto attese.

In un esperimento che si discosta dai canoni scientifici tradizionali, il noto youtuber del settore tecnologico, AppleTrack, ha messo alla prova il nuovo dispositivo di realtà mista Vision Pro, sperimentando la sua durabilità in modo alquanto insolito.

Sam Kohl, la persona dietro AppleTrack, ha indossato il Vision Pro e ha deciso di testarne la resistenza camminando intenzionalmente contro muri e porte, oltre a sottoporlo a una caduta da un’altezza considerevole (e sicuramente irreale, ma per la scienza questo ed altro). L’obiettivo era verificare la resistenza del vetro anteriore dell’ultima innovazione di Apple. Contrariamente alle aspettative, il dispositivo non si è né disintegrato né rimasto intatto, ma ha rivelato alcune sorprese interessanti.

Già dall’inizio, Kohl condivide un consiglio prezioso per coloro che intendono investire 3.499 dollari nel Vision Pro: evitare di sollevare il dispositivo dalla sua guarnizione “luminosa”. Questo perché l’aggancio magnetico che lega la guarnizione al corpo principale del visore si è rivelato poco resistente, e potrebbe esporre il dispositivo al rischio di cadute accidentali.

Durante il test, Kohl ha indossato il Vision Pro camminando per una stanza per circa 40 minuti, urtando contro oggetti vari, compresi muri e porte. Tale scenario, benché poco realistico, mirava a testare la resistenza del vetro e della struttura sollecitato a urti ripetuti. Sorprendentemente il vetro ha mantenuto un’eccellente condizione, riportando soltanto lievi abrasioni.

È emerso che in modalità pass-through, che consente di vedere il mondo esterno con il visore indossato, il Vision Pro non avverte l’utente con notifiche di allontanamento in caso di eccessiva vicinanza agli oggetti. Tali avvisi sembrano riservati esclusivamente alla modalità immersiva, all’interno di ambienti virtuali, sebbene la loro apparizione sia stata ritenuta in ritardo da Kohl.

Incuriosito dalla possibilità di sottoporre il visore a sollecitazioni maggiori, senza però compromettere la propria sicurezza, Kohl ha poi deciso di colpire il dispositivo contro il muro con maggiore forza. Il vetro, nonostante abbia riportato ulteriori graffi, è rimasto intatto.

Durante il test di caduta da un’altezza di 180 centimetri ha di nuovo confermato la resistenza del vetro. Tuttavia, al termine di questa prova, l’Apple Vision Pro ha perso l’utilizzo dell’altoparlante sinistro ed è emersa una piccola crepa nel supporto vicino la cerniera di destra. Il colpo di scena finale è stata la caduta del visore da una maggiore altezza, circa 250 centimetri, che ha causato la rottura totale del vetro, che però si è sganciato in un singolo pezzo. A questo punto AppleTrack si è sorpreso: il dispositivo funzionava normalmente, anzi secondo la persona che lo stava aiutando a registrare il video ha affermato di vedere meglio gli occhi dietro il visore.

Il costo dell’Apple Vision Pro è per ora riservato ad un ristretto numero di utenti, e sebbene l’esperimento non inviti a rimuovere il vetro frontale del dispositivo, garantisce anche una certa tranquillità sapere che, in caso di danni accidentali non coperti da AppleCare Plus, non sia necessario acquistare di nuovo per intero il prodotto.


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.