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Bill Gates rassicura sul consumo energetico dell’IA

Bill Gates è ottimista sul consumo energetico dell'intelligenza artificiale
01 Luglio 2024, 14:53 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Bill Gates è convinto che il potenziale dell’AI non ci farà preoccupare del suo enorme consumo energetico.

In un evento a Londra, organizzato dal suo fondo di investimento Breakthrough Energy, Bill Gates è intervenuto sul delicato tema del consumo energetico dell’intelligenza artificiale.

“Non esageriamo su questo”, sono queste le parole di Gates sui numerosi avvertimenti dell’aumento considerevole del consumo energetico dei sistemi di intelligenza artificiale. Per Gates non dovremmo preoccuparci perché l’AI sarà in grado di ridurre il consumo energetico globale, ci aiuterà a rendere le reti elettriche più efficienti ed in generale compenseremo il consumo energetico della tecnologia in sé.

“I datacenter, nel caso più estremo, aggiungono un 6% al carico energetico, più probabilmente solo il 2-2,5%. La vera domanda è: l’IA accelererà una riduzione di oltre il 6%? E la risposta è: certamente” ha aggiunto il fondatore di Microsoft.

Giusto per fare due conti. Una query eseguita tramite ChatGPT richiede quasi dieci volte più elettricità rispetto a una ricerca su Google. Di conseguenza, secondo un recente studio, le emissioni di carbonio dei data center raddoppieranno tra il 2022 e il 2030. Gates crede che i giganti della tecnologia saranno disposti a pagare prezzi più alti mentre cercano nuove fonti di energia pulita, soprattutto perché permetterà loro di affermare che stanno usando energia verde.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia non è così ottimista e afferma che potrebbero bastare solamente quattro anni affinché il consumo di energetica elettrica dell’AI e dei data center correlati raddoppi dai 460 terawattora (TWh) registrati nel 2022.

Forse è solo una storia che si ripete. Le tecnologie di IA e deep learning sono state utilizzate per migliorare l’efficienza energetica dei data center per anni. Già nel 2016, pochi anni dopo l’acquisizione di DeepMind, Google ha dichiarato che la tecnologia veniva utilizzata per ridurre del 40% la quantità di energia utilizzata per il raffreddamento nei suoi data center, equivalendo a una riduzione del 15% nell’efficacia complessiva dell’uso di energia (PUE) – il rapporto tra il consumo energetico totale dell’edificio e quello IT.

Quel poco di cautela in più. Gates ha anche avvertito che nonostante i progressi nell’efficienza generati dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie rinnovabili, l’aumento della domanda dell’energia elettrica rende improbabile il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni entro il 2050, traguardo conquistabile 10 o 15 anni più avanti.

Fonte


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.