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Black Ops 6: l’intelligenza artificiale di Activision banna 20.000 cheater

Call of duty 6
27 Novembre 2024, 17:16 | Leonardo Diserpiero Leonardo Diserpiero

Activision ha lanciato una massiccia operazione di pulizia in Black Ops 6, utilizzando l’intelligenza artificiale per identificare e bannare oltre 19.000 account coinvolti in attività di cheating.

L’operazione, iniziata il 21 novembre con concomitanza con il lancio della modalità Classificata, arriva in risposta alle proteste della community che ha visto il proprio gioco preferito invaso da cheater.

La modalità classificata ha un serio problema con un cheater

Il problema è emerso poco dopo il debutto del gioco in ottobre. Nonostante gli ottimi riscontri iniziali, Black Ops 6 si è trovato ad affrontare la piaga che affligge molti sparatutto online: i cheater.

La situazione è diventata così critica che persino i più famosi content creator di Call of Duty hanno alzato la voce, costringendo gli sviluppatori a intervenire sul problema.

Activision è entrata in campo con un metodo all’avanguardia: un sistema di intelligenza artificiale che monitora costantemente i comportamenti dei giocatori. L’azienda aveva anticipato questa strategia ancora prima del lancio, spiegando come l’IA fosse in grado di distinguere tra “veri campioni” e cheater analizzando i pattern di gioco. “I cheat possono migliorare le prestazioni, ma non possono nascondere i comportamenti sospetti”, aveva dichiarato il team di sviluppo.

Il sistema è diventato ancora più efficace dopo la risoluzione di un’interruzione dei dati che aveva inizialmente limitato le capacità del sistema anti-cheat Ricochet. La caccia ai cheater non è priva di controversie.

Alcuni giocatori sostengono di essere stati bannati ingiustamente, sollevando dubbi sull’accuratezza del sistema di rilevamento automatico. Un tema che si intreccia con un’altra richiesta pressante della community: la possibilità di disattivare il crossplay per evitare lo squilibrio tra giocatori PC e console.

La questione del crossplay continua infatti a dividere la community, con i giocatori console che chiedono a gran voce un’opzione per evitare di confrontarsi con chi usa mouse e tastiera, considerati strumenti vantaggiosi negli sparatutto.

Gli sviluppatori non hanno ancora preso una posizione definitiva su questa richiesta.

FonteVia

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Leonardo Diserpiero
Leonardo Diserpiero, classe 1989, da sempre innamorato del mondo dei videogiochi, degli anime e dei manga: lui stesso lo definisce il cocktail digitale di pura passione nerd. Fin da piccolo si è immerso nel mondo dell’informatica, preferendo la console al ciuccio e imparando a navigare tra i livelli dei giochi prima ancora di imparare a leggere.