Bobby Kotick (ex CEO Activision) vuole acquistare TikTok

L’ex CEO di Activion, Bobby Kotick vuole acquistare Tiktok, unendo le forze con Sam Altam, l’attuale CEO di OpenAI.
In un momento di totale incertezza sul destino di TikTok negli Stati Uniti, tramite una fonte anonima il Wall Street Journal riporta che l’ex CEO di Activision, Bobby Kotick, è intenzionato ad acquistare TikTok. Non sarebbe l’unico: dovrebbe unire le proprie forze con quelle di Sam Altam, ovvero l’attuale CEO di OpenAI, la compagnia dietro ChatGPT e Sora.
Secondo la fonte, Kotick avrebbe discusso della sua idea con un gruppo di potenziali “alleati” durante una conferenza di Allen & Co. Dopo aver abbandonato il timone di Activision a dicembre, dopo oltre trent’anni di carriera, con alti e bassi – tra cui le gravi accuse di discriminazione – Kotick si è ritrovato una cospicua liquidazione, ma non abbastanza denaro per portare a termine l’acquisto di TikTok come unico proprietario.
Nel frattempo TikTok non naviga in acque sicure: una proposta di legge americana potrebbe obbligare TikTok o alla vendita o al completo ban negli Stati Uniti. La legge è denominata Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act e cerca di proibire siti e app che rappresentino un rischio per la sicurezza nazionale. Alcuni legislatori sono preoccupati per la possibilità che DyteDance, società al capo di TikTok, possa trasferire i dati degli utenti al governo cinese o manipolare la piattaforma per influenzare le opinioni politiche americane.
Se il disegno dovesse diventare legge, ByteDance sarebbe obbligata a disfarsi di TikTok, oppure la piattaforma sarebbe esclusa dai servizi di hosting web e dagli store di applicazioni negli Stati Uniti entro cinque mesi. Il primo a suggerire il bando dell’app fu l’ex Presidente Trump, il quale ha recentemente rivisto la sua posizione, sostenendo che un divieto favorirebbe Meta, da lui definita “nemico del popolo”. Il Presidente Biden ha dichiarato che firmerà la legge se essa dovesse essere approvata sia dalla Camera che dal Senato.