ChatGPT si prepara all’aggiornamento “Strawberry”, il nuovo modello atteso a breve
Mentre il mondo della tecnologia continua a rincorrere innovazioni che sembrano uscire ogni settimana, ecco che OpenAI si prepara a lanciare il suo prossimo asso nella manica: Strawberry.
Nome accattivante, vero? Ma non lasciatevi ingannare dalla dolcezza del termine, perché questo nuovo modello di intelligenza artificiale promette di far parlare di sé. E non solo per il nome.
Stando a quanto riportato da The Information, il nuovo modello potrebbe arrivare prima del previsto, forse entro due settimane. Una mossa che sorprende solo a metà, considerato che ormai le tempistiche degli aggiornamenti si misurano in giorni e non più in mesi. Ma perché tutta questa fretta?
Il pensatore lento, ma sicuro
La vera novità di Strawberry non è la velocità, anzi, è proprio il contrario. In un mondo dove tutto viaggia a una velocità forsennata, OpenAI decide di rallentare, o meglio, di far riflettere la sua IA. Strawberry impiegherà dai 10 ai 20 secondi per rispondere a una query. Ora, a prima vista, sembra un difetto in un’epoca dominata dall’istantaneità. Ma è proprio qui che sta la differenza: quel tempo extra servirà all’IA per pensare davvero, riducendo il numero di errori e, si spera, fornendo risposte più articolate e intelligenti.
Il nuovo modello, infatti, sarà particolarmente adatto per compiti complessi: risolvere problemi matematici, scrivere codice, persino elaborare strategie di marketing. Insomma, una macchina per chi cerca qualcosa di più di una risposta superficiale.
Le promesse ed i limiti del nuovo modello
Eppure, come spesso accade con queste novità, non tutto sarà perfetto. I primi tester lo hanno già notato: Strawberry è ancora tutto testo. Niente immagini, niente video, niente integrazioni multimodali come abbiamo visto con altri modelli di OpenAI. E poi c’è quel piccolo dettaglio: a volte impiega troppo tempo anche per rispondere a query semplici, il che rischia di far perdere la pazienza agli utenti più esigenti.
Inoltre, la tanto pubblicizzata capacità di ricordare le conversazioni precedenti – e quindi personalizzare le risposte – non sembra essere ancora del tutto affidabile. Un problema non da poco per chi si aspetta un’interazione più fluida e coerente.
Ci si avvicina a ChatGPT 5
Strawberry, con tutte le sue promesse e i suoi limiti, sembra essere una sorta di intermezzo, un passaggio intermedio in attesa del tanto atteso ChatGPT 5. Nel frattempo, OpenAI cerca di mantenere alta l’attenzione con questo aggiornamento, ma la concorrenza non sta certo a guardare. Google, con il suo assistente Gemini, sta già facendo passi avanti, rendendolo il punto di riferimento per la serie Pixel 9 e integrandolo sempre di più nelle sue app.