Come funziona Youtube Hype e perchè sarà utile ai creator emergenti
La nuova funzione di Youtube, chiamata Hype e presentata durante l’evento Made on Youtube, è un vero e proprio trampolino di lancio per tutti quei creator “minori”, definiti da un pubblico inferiore a 500 mila iscritti.
YouTube ha da tempo individuato un punto di svolta per i creatori di contenuti: il raggiungimento dei 500.000 iscritti. A quella soglia, il meccanismo della piattaforma sembra accelerare, innescando una crescita sproporzionata tanto in termini di visibilità quanto di guadagni.
Secondo Bangaly Kaba, direttore della gestione dei prodotti di YouTube, i canali che superano il mezzo milione di follower vedono incrementare il flusso di visualizzazioni e, di conseguenza, vengono raccomandati sempre più frequentemente. È un ciclo virtuoso, che premia i grandi, lasciando indietro i piccoli.
Ma proprio qui interviene Hype, una nuova funzionalità pensata per dare visibilità ai canali minori, offrendo loro un’opportunità di emergere nel mare magnum di contenuti. Hype consente agli spettatori di “hypare” un video, promuovendolo nella nuova classifica di popolarità della piattaforma, visibile a tutti. Non è semplicemente un clone della sezione “In Tendenza”, perché si concentra specificamente sui canali emergenti, quelli con meno di 500.000 iscritti.
L’idea di Hype è nata all’inizio del 2023, quando Youtube si è accorta, tramite feedback degli utenti, di volo far partecipare gli spettatori attivamente al processo creativo e contribuire alla crescita dei propri creator preferiti. La spinta propulsiva, però, è stata quella di offrire agli utenti un modo per sostenere i creatori emergenti.
Nell’era dei remix, dei duetti e degli stitch, in cui spettatori e creatori si scambiano ruoli, permettere agli utenti di influire attivamente sulla visibilità di un canale ha un fascino irresistibile. Secondo Kaba, Hype consente agli spettatori di sentirsi parte integrante del successo del creatore. E non solo: dà loro la possibilità di scoprire contenuti che altrimenti YouTube non avrebbe mai messo in evidenza.
Il meccanismo di Hype, tuttavia, è piuttosto articolato. Ogni utente ha a disposizione solo tre hype a settimana, utilizzabili nei primi sette giorni dalla pubblicazione del video. Più piccolo è il canale, più punti accumula un singolo hype, rendendo la scalata alla classifica accessibile anche ai creatori meno affermati. I video più hypati compongono una classifica locale, che riflette le preferenze degli utenti di ogni singolo Paese.
L’obiettivo di questo sistema è mantenere la classifica fluida e dinamica. Kristen Stewart, interaction designer di Hype, ha spiegato che YouTube intende evitare un meccanismo di sfruttamento del sistema.
Limitare gli hype a tre a settimana significa che ogni singolo hype ha un valore molto più significativo di un semplice “mi piace”. E non c’è la possibilità di annullare l’azione: una volta hypato un video, l’utente conferma il suo supporto senza tornare indietro.
Il pulsante Hype appare dopo che l’utente ha già messo “mi piace” a un video, offrendo un’ulteriore spinta al contenuto. E al termine della settimana, YouTube invia un riepilogo degli hype utilizzati, simile a Spotify Wrapped, dove vengono mostrate le performance dei video hypati. Per gli utenti più attivi, ci sono anche badge e riconoscimenti speciali.
Dal punto di vista dei creatori, Hype rappresenta un’opportunità per monetizzare e fidelizzare il proprio pubblico. Ogni hype porta con sé un bonus monetario, anche se l’utente non è informato dell’importo preciso. Inoltre, YouTube sta esplorando l’introduzione di hype a pagamento, offrendo agli utenti la possibilità di aumentare il numero di hype disponibili settimanalmente. In questo modo, i fan più accaniti potranno contribuire in maniera più significativa al successo dei loro creatori preferiti.
In definitiva, Hype potrebbe rappresentare una svolta nella crescita dei creatori emergenti. Con una piattaforma sempre più affollata e dominata dai giganti del web, YouTube cerca di bilanciare le forze in campo, garantendo che i nuovi talenti abbiano una chance di farsi notare.