SpaceX inizierà a lanciare Starship su Marte nel 2026, parola di Elon Musk
Elon Musk proclama di lanciare Starship su Marte nel 2026. Nel 2030 la prima missione sul pianeta rosso con equipaggio.
Elon Musk non si accontenta mai di restare con i piedi per terra. Dopo aver rivoluzionato l’industria spaziale con SpaceX, il magnate visionario ora guarda a Marte, con una data già segnata sul calendario: 2026. Ma, come spesso accade con le dichiarazioni di Musk, il dubbio resta.
Il suo ultimo proclama? “Nel 2026 inizieremo a lanciare Starship verso Marte. Prima senza equipaggio, poi, se tutto va bene, i primi astronauti potrebbero calcare il suolo marziano nel giro di quattro anni.”
Occupy Mars, tra audacia e realtà
Il progetto è faraonico. SpaceX ha in mente di spedire il suo Starship, il razzo più grande e potente mai costruito, verso il Pianeta Rosso. Alto quanto un palazzo di 40 piani e capace di generare una spinta di 16,7 milioni di libbre, lo Starship dovrebbe fare quello che finora nessun altro è riuscito: portare l’umanità su Marte. Secondo Elon Musk, il primo passo sarà testare gli atterraggi senza equipaggio, per poi lanciare missioni con astronauti entro il 2030.
E se tutto andrà come da copione, il vero obiettivo non è solo farci arrivare su Marte, ma costruirci una città autosufficiente entro vent’anni. Perché, secondo Musk, “essere multiplanetari è l’unico modo per garantire la sopravvivenza della coscienza umana.” Un concetto affascinante, ma anche un po’ catastrofista. L’idea che la Terra possa diventare un giorno invivibile e che Marte rappresenti la nostra scialuppa di salvataggio è decisamente suggestiva, ma rimane, per ora, fantascienza.
La realtà delle cose
Finora, lo Starship ha volato quattro volte, con test che sono migliorati progressivamente. Le missioni di prova del 2023 e del 2024 hanno segnato dei successi, raggiungendo obiettivi chiave, e SpaceX è pronta per il quinto volo, che potrebbe avvenire molto presto.
Ma il vero spettacolo sarà vedere se Musk riuscirà davvero a far atterrare il Super Heavy sulla piattaforma di lancio, utilizzando le braccia meccaniche della torre di lancio. Un’impresa che, se riuscisse, confermerebbe SpaceX come la regina indiscussa del riutilizzo dei razzi.
Per ora, Musk continua a promettere l’incredibile: voli frequenti, città su Marte e un futuro in cui l’umanità non sarà più confinata su un solo pianeta. Ma la realtà dei fatti è che il 2026 non è poi così lontano, e la strada per Marte è ancora lastricata di dubbi e incognite.
Che Musk sia un maestro nel creare entusiasmo è indubbio. Ogni volta che parla di Starship, il web si infiamma, i suoi post su X raccolgono milioni di visualizzazioni, e gli appassionati di spazio iniziano a sognare. Ma c’è anche chi mantiene i piedi per terra, ricordando che SpaceX ha ancora molto da dimostrare. Certo, l’idea di atterrare su Marte è affascinante, ma non dimentichiamo che stiamo parlando di una missione che comporta rischi e difficoltà immense.
L’obiettivo finale di Musk — una città autosufficiente su Marte — è qualcosa che sembra più vicino a una puntata di un film di fantascienza che a un programma spaziale attuabile in due decenni. Ma come spesso accade con Musk, l’incertezza fa parte del gioco. Da un lato, c’è l’emozione di vedere un’impresa così audace, dall’altro il dubbio: riuscirà davvero a realizzare tutto questo o è l’ennesimo sogno da vendere agli investitori?