Una Ferrari rubata è stata ritrovata grazie alle Airpods di Apple
A Waterbury, nel Connecticut, due ladri hanno tentato il colpo grosso rubando una Ferrari da oltre mezzo milione di euro. Ma a tradirli è stata la tecnologia, o meglio, un dettaglio che hanno completamente ignorato: un paio di AirPods lasciate dal proprietario sul cruscotto.
Il furto è avvenuto lo scorso 16 settembre. I ladri, convinti di aver messo a segno un colpo perfetto, si sono allontanati con l’auto di lusso senza rendersi conto che gli auricolari Apple, collegati al sistema “Dov’è”, avevano già iniziato a tracciare ogni loro movimento. Grazie alla posizione delle AirPods, la polizia è riuscita a localizzare la Ferrari e ha tentato un intervento per recuperarla. Il conducente, però, abbandonata l’auto, è fuggito a piedi facendo perdere temporaneamente le sue tracce.
Ma non è finita lì. Durante la fuga, il ladro ha lasciato dietro di sé anche il proprio iPhone. Un errore che ha consentito alla polizia di identificarlo rapidamente e di rintracciarlo mentre, insieme a un complice, era impegnato in un secondo furto d’auto, questa volta una Acura del 2023. Entrambi sono stati arrestati e ora dovranno rispondere di furto aggravato e altre accuse.
Il caso dimostra ancora una volta l’efficacia del sistema di tracciamento di Apple.
Dispositivi come le AirPods o gli AirTag, che fanno parte dell’ecosistema “Dov’è”, permettono di localizzare gli oggetti smarriti o rubati con estrema precisione. Sempre più proprietari di auto, infatti, ricorrono agli AirTag per tenere traccia dei loro veicoli, approfittando del fatto che, grazie alla rete di dispositivi Apple, questi piccoli tracker riescono a trasmettere la loro posizione anche senza una connessione diretta a Internet.
Gli AirTag, qui una guida su cosa sono e come funzionano, sono piccoli e discreti, alimentati da una batteria CR2032 che garantisce un’autonomia di circa sei mesi. Basta nasconderli in un’auto per poterla rintracciare in caso di furto. La polizia stessa raccomanda di utilizzarli come strumento di prevenzione, originali o le valide alternative, vista l’efficacia dimostrata in casi come questo.
E mentre la giustizia farà il suo corso, Apple continua a perfezionare la sua tecnologia di tracciamento. Si parla già del lancio di una nuova generazione di AirTag, previsto per il prossimo anno, che potrebbe rendere ancora più difficile la vita ai ladri di auto.