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È probabile che Meta stia addestrando la sua AI tramite i Meta Ray-Ban

I ray ban meta smart glasses
02 Ottobre 2024, 10:40 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Meta potrebbe addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale con le foto ed i video scattati dai Ray-Ban Meta, o forse no.

La scorsa settimana Meta ha lanciato le nuove funzionalità di intelligenza artificiale integrate negli occhiali smart Ray-Ban Meta, introducendo anche la possibilità di utilizzare l’IA per ottenere informazioni sull’ambiente circostante.

Da qualche giorno è disponibile anche usufruire del supporto video per ricevere assistenza continua in tempo reale, ma queste nuove funzioni, che prevedono l’utilizzo costante della fotocamera per catturare ciò che accade intorno a chi li indossa, sorgono delle domande su come Meta gestisca i dati raccolti.

In particolare, la domanda è una: le immagine ed i video catturati, vengono utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale di Meta?

TechCrunch ha provato a chiedere chiarimenti, ma la risposta di Meta è stata tutto fuorché trasparente. Anuj Kumar, uno dei direttori senior che lavora sui dispositivi indossabili di Meta, si è limitato a dire: “Non ne stiamo parlando pubblicamente”. Insomma, è una cosa che Meta cerca di non condividere all’esterno dell’azienda. Addirittura, alla domanda se queste immagini vengano utilizzate per addestra l’IA, la risposta è stata: “Non stiamo dicendo né l’una né l’altra cosa”.

È capitato, nel corso degli anni, che Meta tralasciasse qualche dettaglio a discapito della privacy degli utenti, motivo per cui tra l’azienda di Zuckerberg ed Apple non scorre buon sangue. Se Meta non avesse intenzione di utilizzare quelle immagini per l’addestramento dell’IA, sarebbe logico attendersi una smentita diretta, soprattutto alla luce del crescente dibattito su come le aziende tecnologiche raccolgono e utilizzano i dati per addestrare i loro algoritmi.

Se da una parte è vero che l’azienda utilizza già le immagine pubblicate su Instagram e Facebook per questo scopo, dall’altra è vero che i dati raccolti dagli occhiali smart sono in un contesto privato, non comparabili alle foto postate sui social media.

Meta non ha chiarito che fine facciano le immagine caricate sui suoi server, ed è un aspetto su cui è fondamentale riflettere. Utilizzare le nuove funzioni di AI potrebbe significare che Meta stia raccogliendo migliaia di immagine private senza che l’utente ne sia pienamente consapevole.

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Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.