L’app di Gemini si arricchisce dei nuovi modelli che ragionano

L’azienda ha annunciato il rilascio di Gemini 2.0 Flash Thinking, insieme a un modello di punta, Gemini 2.0 Pro, e a una variante più economica, 2.0 Flash-Lite.
Google arricchisce l’applicazione di Gemini di una serie di novità che ne elevano la versatilità, dall’IA “ragionante” fino a nuovi modelli dedicati a sviluppatori e aziende.
Dalle informazioni diffuse, la funzionalità “Flash Thinking” si concentra sulla capacità del modello di “ragionare” su problemi complessi, analizzando i problemi step by step prima di arrivare a una soluzione. Le risposte così saranno più accurate, sebbene con tempi di elaborazione più lunghi.
I nuovi modelli di Google si inseriscono in un quadro di investimenti record: secondo le dichiarazioni ufficiali, l’azienda potrebbe arrivare a spendere 75 miliardi di dollari in spese in conto capitale quest’anno, quasi il doppio dei 32,3 miliardi registrati nel 2024.
In questo contesto, Gemini 2.0 Flash Thinking compare ora nel menu su desktop e mobile, affiancato da una variante in grado di interagire con alcuni servizi di Google (tra cui YouTube, Search e Google Maps). Tale versione era già stata introdotta in forma sperimentale a fine 2024.
La stessa logica interessa Gemini 2.0 Pro, ritenuto da Google il modello “più avanzato” finora. Pensato per migliorare la resa su compiti di coding e calcolo matematico, promette una maggiore aderenza ai fatti (quindi meno errori) e maggiori prestazioni. Sarà inizialmente riservato agli utenti abbonati dell’app Gemini e a chi utilizza piattaforme come Vertex AI e AI Studio.
Nel frattempo, il modello “tuttofare” di Google, Gemini 2.0 Flash, dopo essere comparso la scorsa settimana su web e mobile, diventa disponibile anche per gli sviluppatori su AI Studio e Vertex AI. E per completare il quadro, Google introduce 2.0 Flash-Lite, un modello più economico che mantiene la stessa velocità e fascia di prezzo di 1.5 Flash, migliorando i risultati nella maggior parte dei parametri di riferimento.
Il quadro generale conferma la volontà di Google di ampliare la gamma dei propri modelli di IA, offrendo soluzioni capaci di rispondere alle esigenze di utenti con diversi livelli di complessità e potenza di calcolo. La strategia, tra l’altro, si innesta in un anno che vede Google investire massicciamente in infrastrutture e risorse, proprio per tenere il passo di una concorrenza sempre più agguerrita nel settore dell’AI.