Gmail dice addio al 2FA via SMS: al via i QR code per l’autenticazione

Google cambia l’accesso a Gmail, sostituendo i codici SMS con i QR code come sistema di autenticazione a due fattori.
L’obiettivo è rafforzare la sicurezza degli account e ridurre i problemi legati agli attacchi via messaggio di testo. Ecco cosa cambierà per milioni di utenti.
Google ha deciso di abbandonare l’autenticazione a due fattori (2FA) basata sugli SMS per Gmail, optando per l’uso di QR code che gli utenti dovranno scansionare con il proprio smartphone. Si tratta di un approccio diverso: non si dovrà più attendere il codice inviato tramite messaggio, ma inquadrare un codice visivo mostrato sullo schermo. Secondo l’azienda, la mossa è finalizzata a contrastare pratiche come il SIM swapping, in cui i criminali convincono l’operatore telefonico a trasferire il numero su una nuova SIM, o il cosiddetto “traffic pumping,” in cui si generano migliaia di SMS fraudolenti per trarne profitto.
Alcuni utenti ritengono che ricevere il codice via SMS sia più semplice, ma Google sembra decisa a migliorare la sicurezza già da tempo. Non è la prima volta che l’azienda cambia le carte in tavola: l’obiettivo finale rimane quello di passare alle passkey, tecnologie che consentono di eliminare le password tradizionali, rendendo gli account più sicuri e riducendo il rischio di furti di credenziali. Mentre l’adozione delle passkey procede lentamente, il passaggio dai messaggi di testo ai QR code appare il passo intermedio più concreto, in grado di mitigare le vulnerabilità senza rivoluzionare del tutto le abitudini degli utenti.
Per chi utilizza Gmail su base quotidiana, la transizione potrebbe avvenire gradualmente, permettendo agli utenti di familiarizzare con il nuovo sistema. In futuro, comunque, il panorama della sicurezza informatica sembra destinato a cambiare ulteriormente: con l’ulteriore sviluppo delle passkey e di nuovi strumenti di verifica, i QR code potranno rappresentare solo una tappa verso un’interazione senza più codici temporanei né password.