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Google annuncia lo stop agli annunci politici nell’Unione Europea

Google annunci politici: stop nel 2025
15 Novembre 2024, 11:02 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Google dice basta alla pubblicità politica in Europa: ecco perché questa decisione cambierà le campagne elettorali del 2025.

Il colosso di Mountain View cesserà la diffusione di annunci politici nell’Unione Europea a partire dal prossimo anno, anticipando l’entrata in vigore delle nuove normative sulla trasparenza previste per ottobre 2025.

La mossa segue decisioni analoghe già prese in Francia, Canada e Brasile, evidenziando le crescenti difficoltà delle big tech nel gestire la pubblicità politica in conformità con le regolamentazioni locali.

La decisione di Google di bloccare gli annunci politici nell’UE nasce dalle preoccupazioni legate alle nuove regole sulla Trasparenza e il Targeting della Pubblicità Politica (TTPA). Attraverso un recente post sul blog aziendale, il gigante tecnologico ha espresso perplessità riguardo alle “sfide operative e incertezze legali” che queste normative comporteranno.

Il problema principale, secondo Google, risiede nell’eccessiva ampiezza della definizione di pubblicità politica contenuta nel TTPA. Questa vaghezza renderebbe praticamente impossibile identificare con precisione quali contenuti debbano essere soggetti a restrizioni nelle diverse regioni dell’Unione Europea, soprattutto considerando la scala delle operazioni dell’azienda.

L’azienda ha già implementato misure simili in altri paesi, come Francia, Canada e Brasile, dove le normative sulla pubblicità politica hanno posto sfide analoghe per la conformità.

“Durante l’intero iter legislativo”, si legge nell’annuncio di Google, “abbiamo ripetutamente sollevato preoccupazioni sull’impatto potenziale del TTPA e sulle sfide poste da alcuni suoi requisiti. Tuttavia, la normativa finale non ha fornito quella chiarezza e specificità necessarie per garantire la nostra piena conformità”.

Le nuove regole TTPA, la cui entrata in vigore è prevista per ottobre 2025, imporranno requisiti stringenti per la pubblicità politica online. Gli annunci dovranno essere chiaramente identificabili, con informazioni trasparenti su chi li finanzia, quanto viene investito e a quali consultazioni elettorali sono collegati. Inoltre, sarà necessario ottenere il consenso esplicito degli utenti per il targeting pubblicitario, con particolare attenzione alla protezione dei minori e dei dati personali sensibili.

L’impatto di questa decisione si estenderà anche a YouTube, dove saranno vietate le promozioni politiche a pagamento che rientrano nella definizione di pubblicità politica secondo le regole UE sulla trasparenza. Già lo scorso febbraio, Google aveva manifestato timori riguardo alle normative proposte, sottolineando come queste potessero interferire con i sistemi di raccomandazione della piattaforma e richiedendo maggiori chiarimenti sulla definizione stessa di annuncio politico.

FonteVia


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.