Google Chrome, a breve introdurrà la verifica dell’identità: finalmente!
Google Chrome su Android potrebbe presto diventare più sicuro grazie a un’importante novità che sarà introdotta con l’aggiornamento QPR1 di Android 15.
La nuova funzione di verifica dell’identità permetterà di proteggere al meglio i dati degli utenti, rendendo più difficile per i malintenzionati modificare le impostazioni del browser in caso di furto del dispositivo.
Come funzionerà la verifica dell’identità su Chrome
La funzione, individuata nel codice di Chromium, richiederà l’autenticazione biometrica per accedere alle funzionalità sensibili di Chrome, come i metodi di pagamento, la sincronizzazione tra dispositivi e la modalità di navigazione in incognito.
In pratica, gli utenti dovranno utilizzare il riconoscimento facciale o l’impronta digitale, piuttosto che un semplice PIN, offrendo così una protezione aggiuntiva contro i tentativi di accesso non autorizzato.
Protezione aggiuntiva contro i furti
Il nuovo sistema di verifica fa parte di uno dei tanti metodi che Google sta utilizzando per contrastare furti di dispositivi e dati.
Android 15 ha già introdotto le misure anti-furto, come il blocco automatico del telefono se rileva movimenti sospetti e la possibilità di bloccare il dispositivo da remoto. La verifica dell’identità per Chrome completerà quanto già fatto su Android, rendendo più difficile per i ladri sfruttare il dispositivo rubato.
Non sarà disponibile per tutti
Al momento, la funzione di verifica sarà disponibile solo sui dispositivi che eseguono Android 15 QPR1 e versioni successive.
Gli utenti che possiedono dei dispositivi più datati dovranno quindi attendere o aggiornare il proprio telefono per beneficiare di queste nuove misure di sicurezza. La distribuzione è prevista entro dicembre, ma potrebbe richiedere ulteriori aggiornamenti lato server per essere completamente operativa.
L’integrazione di funzioni biometriche all’interno di Chrome rappresenta una mossa strategica per Google, che mira a rendere il proprio browser più sicuro in un contesto sempre più competitivo e minacciato da attacchi informatici.
Fonte – Illustrazione di Techdot su foto Terje Sollie