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Google costretta ad aprire il Play Store agli store di terze parti

Google Play Store sentenza contro epic games
08 Ottobre 2024, 10:06 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Google obbligata a consentire l’inserimento di store di terse parti all’interno del Play Store.

Una sentenza storica quella pronunciata dal giudice Donato che segna una svolta per il futuro del Play Store e il miliardario mercato delle applicazioni.

Dopo una lunga battaglia legale tra Google ed Epic Games, avviata nel 2020, alla fine il verdetto è arrivato e Google dovrà consentire gli store di terze parti nel Play Store. Una decisione che potrebbe aprire nuovi scenari nel mondo delle app e modificare le dinamiche di un mercato finora dominato dal colosso di Mountain View.

La causa, iniziata quando Epic Games ha deciso di sfidare il modello di distribuzione e di commissioni imposto da Google, ha toccato temi chiave come il monopolio digitale e la concorrenza. Epic ha accusato Google di aver utilizzato pratiche anticoncorrenziali per mantenere il controllo sul mercato, limitando l’accesso a store alternativi e vincolando gli sviluppatori all’uso del sistema di pagamento del Play Store.

Il giudice ha accolto le argomentazioni di Epic, dichiarando che Google ha sfruttato il suo predominio in modo ingiusto, specie attraverso accordi esclusivi con i produttori di smartphone per preinstallare esclusivamente il Play Store. La sentenza obbliga Google a consentire l’accesso di store concorrenti per i prossimi tre anni, una durata inferiore rispetto ai sei anni richiesti da Epic, ma sufficiente, secondo il giudice, per riequilibrare il mercato senza danneggiare in modo eccessivo Google.

La decisione non si limita all’apertura verso altri store, ma Google non potrà più imporre il proprio sistema di pagamento agli sviluppatori, che ora saranno liberi di comunicare agli utenti dei metodi alternativi per le transazioni.

La sentenza è un duro colpo per Google, che finora aveva goduto di una posizione dominante nel mercato delle app, grazie anche a incentivi economici offerti ai produttori e agli sviluppatori per assicurarsi l’esclusiva. Ora con l’ingresso di store alternativi, come l’Epic Games Store e l’Amazon App Store, la competizione potrebbe aumentare, aprendo nuove possibilità anche per gli utenti.

Google avrà otto mesi di tempo per adeguarsi a queste nuove normative.


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.