Google sospende la generazione di immagini: “È troppo woke”
Google interviene sul bot AI di Gemini, che ha generato immagini “woke” in grado di negare o cambiare la storia.
Essere fin troppo corretti può essere un errore, specie se ti chiami Google ed il tuo tool di intelligenza artificiale genera un’immagine di Elon Musk con tratti afroamericani, estesi poi anche a soldati nazisti. È ovvio che Google abbia addestrato i suoi strumenti per prevenire ogni forma di discriminazione e di razzismo – giustamente – ma qualcosa è andato storto. Secondo alcuni utenti, il bot di Gemini forniva immagini che rappresentavano una varietà di generi ed etnie, anche in contesti storici inappropriati.
La società ha riconosciuto che lo strumento non ha soddisfatto le aspettative. “La generazione di immagini AI di Gemini crea una vasta gamma di persone, il che è positivo, dato il suo uso globale. Tuttavia, in questo caso specifico, abbiamo mancato l’obiettivo”, ha affermato Jack Krawczyk, direttore senior per le Esperienze Gemini.
Krawczyk ha aggiunto: “Stiamo lavorando attivamente per migliorare questo tipo di rappresentazioni al più presto”. Google ha annunciato che limiterà temporaneamente la capacità del bot di generare immagini di persone durante il lavoro di perfezionamento.
Questo non è il primo inconvenienti di Google con l’IA in merito a questioni di diversità ed integrazione. Ricordiamo infatti l’episodio avvenuto quasi 10 anni fa, in cui Google dovette scusarsi quando l’app di foto classificò erroneamente le foto di una coppia di colore come.. “gorilla”.
Anche OpenAI è stata al centro di numerose critiche: Dall-E, il software di generazione delle immagini, generava esclusivamente uomini bianchi in risposta al prompt “amministratore delegato”.
La notizia è stata riportata più e più volte: diversi commentatori hanno accusato l’azienda di aver programmato il bot in modo eccessivamente cauto, definendolo “troppo woke”.