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Google porta Spotify su Gemini: l’assistente virtuale diventa il tuo DJ personale

Illustrazione di Google Gemini
27 Novembre 2024, 15:33 | Andrea De Luca Andrea De Luca

L’intelligenza artificiale di Google fa un altro passo avanti nel mondo della musica. Dopo WhatsApp, anche Spotify abbraccia Gemini con una nuova estensione.

Immaginate di poter chiedere a Gemini di mettere la vostra canzone preferita, proprio come fareste con un amico. “Hey Gemini, fammi ascoltare l’ultimo album dei Maneskin”, ed ecco che la musica inizia a suonare. Non è fantascienza, è la nuova realtà che Google sta costruendo per noi.

I più attenti ricorderanno che le prime tracce di questa funzionalità erano apparse nel codice dell’app Google già a giugno. Ma ora è tutto ufficiale e funzionante. Potrete cercare canzoni, artisti, album e playlist semplicemente chiedendolo a Gemini, proprio come fate già con YouTube Music.

Ma come sempre, c’è un piccolo “ma”. Prima di iniziare a dare ordini al vostro nuovo assistente musicale, dovrete fare un po’ di lavoro preparatorio. Google vuole che colleghiate il vostro account Spotify al vostro account Google – una procedura di sicurezza comprensibile. Dovrete anche attivare Gemini Apps Activity, che mantiene in memoria le vostre richieste per tre giorni.

E se utilizzate già altri servizi di streaming musicale attraverso Gemini? Nessun problema, ma dovrete essere specifici. Un semplice “su Spotify” all’inizio della vostra richiesta basterà per far capire a Gemini quale piattaforma utilizzare.

Parliamo però anche dei limiti, perché ci sono. Per ora, non potrete utilizzare questa funzione su iOS, né su Google Messaggi o sulla versione web di Gemini. E se non parlate inglese, dovrete aspettare: al momento, l’estensione funziona solo in questa lingua.

Per i più esigenti, c’è un’altra nota importante: avrete bisogno di un account Spotify Premium per riprodurre specifiche canzoni a richiesta. Inoltre, per ora potete scordate di chiedere a Gemini di crearvi una playlist o una radio personalizzata – queste funzioni non sono ancora disponibili.

Ma nonostante questi piccoli ostacoli, è chiaro che stiamo assistendo a un’evoluzione significativa nell’integrazione tra intelligenza artificiale e servizi di streaming musicale. E voi, siete pronti a lasciare che Gemini diventi il vostro DJ personale?

Fonte


Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.