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Google propose a Epic Games 147 milioni di dollari per tenere Fortnite nel Play Store

google fortnite play store
10 Novembre 2023, 08:43 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Secondo alcuni documenti giudiziari Google avrebbe offerto a Epic Games un’ingente somma di denaro per tenere Fortnite nel Play Store.

In una recente svolta degli eventi che hanno caratterizzato la battaglia legale tra Epic Games, casa di produzione di Fortnite, contro Google e Apple, emerge un dettaglio rilevante. Nel cuore del dibattito, la decisione di Epic di ritirare Fortnite dal Play Store di Google e dall’App Store di Apple. Secondo alcuni documenti giudiziari relativi al processo antitrust in corso tra le due compagnie hanno rilevato che Google avrebbe offerto a Epic una somma pari a circa 147 milioni di dollari per non procedere con il ritiro.

Dai documenti emerge che l’offerta di Google ammontava a 147 milioni di dollari, somma che sarebbe stata corrisposta nel corso di tre anni, fino al termine del 2021. L’intento di Google era quello di scongiurare una sorta di “effetto a catena”, ovvero evitare che altre app di rilievo potessero seguire l’esempio di Epic, abbandonando il Play Store a favore di sistemi di distribuzione propri o di terzi.

Stando alle proiezioni effettuate da Google, l’eventuale uscita di Fortnite dal Play Store avrebbe potuto comportare un calo dei ricavi stimato tra i 130 e i 250 milioni di dollari, derivante principalmente dalla mancata vendita di contenuti in-app. Se a questo si fossero aggiunti altri sviluppatori e editori, la perdita stimata avrebbe potuto raggiungere la cifra astronomica di 3,6 miliardi di dollari. In questo contesto, l’offerta fatta a Epic da Google assumeva le sembianze di un investimento piuttosto contenuto.

Nonostante l’offerta più che allettante, Epic ha deciso di non accettare. La compagnia, insieme ad altri sviluppatori, ha manifestato il proprio dissenso nei confronti delle politiche di Apple e Google, le quali prevedono una quota significativa sui guadagni derivanti dalle vendite di app e acquisti in-app. Alcune aziende hanno rimosso la possibilità di fare acquisti direttamente all’interno delle proprie applicazioni, indirizzando i clienti verso i propri siti web. Questo stratagemma permette loro di “eludere” il pagamento delle software ai proprietari degli store online.

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Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.