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Google punta il dito contro Microsoft e lo stratagemma usato su Bing

Microsoft bing in un'illustrazione di lorenzo ricciutelli per techdot.it
08 Gennaio 2025, 10:10 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Per contrastare il dominio di Google nel settore dei motori di ricerca, Microsoft ha modificato l’interfaccia di Bing, rendendola quasi identica a quella del suo rivale.

La strategia, che punta a trattenere gli utenti su Bing, ha sollevato critiche da parte di Google e riacceso il dibattito sulla concorrenza leale nel settore tecnologico.

Microsoft cerca di colmare il divario con Google

Secondo i dati di StatCounter, Google domina il mercato dei motori di ricerca con una quota dell’89,74%, mentre Bing si ferma al 3,97%. Per recuperare terreno, Microsoft ha introdotto delle modifiche che, secondo un’inchiesta di The Verge, rendono l’interfaccia di Bing sorprendentemente simile a quella di Google.

Quando gli utenti cercano “Google” su Bing senza essere loggati, si trovano di fronte a una pagina di risultati che riproduce il layout di Google. La barra di ricerca, i colori e persino un’immagine che ricorda i celebri Doodle sembrano progettati per confondere gli utenti e impedire il passaggio al concorrente.

stratagemma di microsoft bing che sembra google
Crediti: The verge

Nonostante la somiglianza quasi totale, ci sono alcuni dettagli che rivelano la vera identità di Bing: le funzioni Copilot e Deep Search sono presenti nella pagina, ma solamente per chi è lograto con un account Microsoft. Ad aggiungere ancora più confusione ci sono dei risultati di Google mischiati al primo scroll della pagina.

La strategia sembra chiara e progettata ad hoc per mantenere gli utenti all’interno dell’ecosistema Bing; strategia ha sollevato numerose polemiche.

Arriva la reazione di Google

Parisa Tabriz, responsabile di Google Chrome, ha definito l’approccio di Microsoft un “nuovo livello di bassezza”.

Sembra quasi un paradosso perchè Google è sotto inchiesta negli Stati Uniti e nell’Unione Europea per abuso di posizione dominante, un fatto che non passa inosservato in questa polemica. E non è la prima volta che Microsoft viene accusata: nell’agosto del 2024, l’azienda aveva utilizzato l’app Bing Wallpaper per convincere gli utenti di Windows 11 a impostare Bing come motore di ricerca predefinito. In quel caso, veniva installata automaticamente un’estensione per Google Chrome automaticamente.

Il dibattito tra Microsoft e Google mette in luce una competizione sempre più serrata nel campo dei motori di ricerca, che dopo 30 anni potrebbero essere messi nell’angolo da un crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale.


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.