Elon Musk annuncia che xAI renderà Grok Open-Source entro questa settimana

Elon Musk ha annunciato che Grok, il chatbot “rivale” di ChatGPT della sua azienda xAI, sarà open source e tutti potranno vedere il codice sorgente.
L’imprenditore ha intrapreso azioni legali contro OpenAI, la compagnia dietro ChatGPT, lamentandosi che la startup supportata da Microsoft si sia allontana dalle sue origini open source – come suggerisce anche il nome, tra l’altro.
Il chatbot Grok è stato lanciato a fine 2023 e la sua caratteristica principale è quella di avere accesso in tempo reale alle informazioni e alle ultime notizie di X. Il servizio è infatti disponibile a tutti i clienti con abbonamento a X, il social network post-Twitter.
Musk ha contribuito a fondare OpenAI per rispondere a Google, non tanto sul livello tecnologico quanto concettuale e filosofico di un’intelligenza artificiale aperta a tutti e regolamentata. In ogni caso l’imprenditore agita le acque contro OpenAI, forzandola a rendere il codice “liberamente disponibile” a tutti, dato che negli ultimi anni è diventato un software chiuso e ha spostato la mission aziendale con una massimizzazione dei profitti per Microsoft.
OpenAI ha scosso il mondo tech ed ha scatenato un dibattito tra esperti di tecnologia e investitori sul ruolo dell’open source nell’intelligenza artificiale. Vinod Khosla, uno dei primi sostenitori di OpenAI, ha definito la causa “una grande perdita di tempo per raggiungere l’AGi e goderne dei benefici”.
Marc Andreessen, co-fondatore di Andreessen Horowitz, ha risposto al tweet di Khosla accusandolo di “fare lobbying per vietare la ricerca open source” nell’IA. “Ogni nuova tecnologia significativa che avanza il benessere umano è accolta da un panico morale artificiale” ha aggiunto. “Questo è solo l’ultimo caso.”
La promessa di rendere open source Grok a breve significa che xAI si unirà all’elenco di numerose aziende in crescita, tra cui Meta e la startup francese Mistral, che hanno pubblicato i codici dei loro chatbot al pubblico.
Musk è da tempo un sostenitore dell’open source. Tesla, un’altra azienda da lui guidata, ha reso open source molte delle sue tecnologie. “Tesla non avvierà cause legali sui brevetti contro chiunque desideri utilizzare la nostra tecnologia in buona fede” aveva dichiarato Musk nel 2014. Anche X ha reso open source alcuni dei suoi algoritmi lo scorso anno.