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Su iPhone arriva un’app per adulti, contro il volere di Apple

App porno arriva su iphone contro il volere di apple e su store alternativi
04 Febbraio 2025, 10:35 | Leonardo Diserpiero Leonardo Diserpiero

Chi avrebbe mai immaginato di vedere un’applicazione di natura pornografica girare su un iPhone? Eppure ecco Hot Tub – definita come un “adulto content browser” privo di pubblicità, i dispositivi Apple in Europa si trovano pronti ad ospitare un’app che, fino a pochi mesi fa, sarebbe stata impensabile.

Tutto è possibile grazie a AltStore PAL, il marketplace iOS alternativo che, secondo i suoi sviluppatori, ha ottenuto il via libera “tecnico” da parte di Apple per distribuire il software.

Negli ultimi anni, Apple ha sempre difeso con forza la propria posizione di gatekeeper, vietando contenuti e app che potessero entrare in conflitto con le regole “morali” dettate dall’azienda. Steve Jobs aveva addirittura invitato chi volesse app pornografiche a “comprare un telefono Android.” Ora, però, il Digital Markets Act dell’Unione Europea obbliga le principali piattaforme mobili a concedere maggiori libertà agli utenti, consentendo l’installazione di software proveniente da store di terze parti. Hot Tub sfrutta proprio questo spiraglio normativo per fare il suo ingresso sugli iPhone europei.

Come funziona Hot Tub e cosa dice Apple

Hot Tub si presenta come un aggregatore di contenuti pornografici in forma di navigazione web, senza pubblicità invadente o restrizioni imposte da Apple.

Il permesso è arrivato dall’azienda poiché l’app è priva di malware ed altri problemi relativi alla sicurezza. Un portavoce dell’azienda di Cupertino ha dichiarato che “la sicurezza dell’utente, specialmente dei minori, è seriamente a rischio” e che l’azienda si sente costretta dall’Unione Europea a consentire la distribuzione di app che “non rispecchiano la nostra preoccupazione per la tutela degli utilizzatori.” Apple ha anche precisato che non avrebbe mai offerto un’app del genere all’interno dell’App Store.

I marketplace alternativi

AltStore PAL, il negozio di app iOS “non ufficiale” creato da Riley Testut, si era già distinto per gli emulatori di videogiochi, app di torrenting e altri software respinti da Apple. Con Hot Tub, AltStore PAL fa un ulteriore passo nella direzione di una libertà d’installazione di cui finora gli utenti iPhone non avevano goduto.

Per celebrare il lancio dell’app — e forse anche per contrastare le critiche — AltStore PAL ha comunicato che donerà i propri ricavi di febbraio a sostegno di associazioni che difendono i diritti di sex worker e comunità LGBTQ+. “È la nostra risposta” ha spiegato Testut, “alle recenti politiche considerate dannose per donne, immigrati e minoranze in generale.”

L’arrivo di Hot Tub su iPhone in Europa apre, di fatto, un dibattito più ampio sulle conseguenze del Digital Markets Act e sulla capacità di Apple di far rispettare la propria linea editoriale. Dal canto suo, l’azienda di Cupertino insiste nel definire Hot Tub “pericolosa per la fiducia degli utenti,” riferendosi non solo ai contenuti, ma anche all’eventuale mancanza di controlli stringenti su dati sensibili o protezioni per minori.

Resta da vedere se altre app simili seguiranno l’esempio di Hot Tub, e se il modello di “distribuzione parallela” si diffonderà ulteriormente, erodendo una delle basi su cui Apple ha fondato il suo impero: la gestione diretta del proprio ecosistema. Per il momento, chiunque si trovi nell’UE e desideri testare l’app potrà farlo — ma con tutte le cautele del caso — attraverso AltStore PAL. Quello che è certo è che la questione porn-app su iOS potrebbe inaugurare una nuova stagione di sfide tra il colosso di Cupertino e il mercato libero imposto dall’Europa.

Fonte


Leonardo Diserpiero
Leonardo Diserpiero, classe 1989, da sempre innamorato del mondo dei videogiochi, degli anime e dei manga: lui stesso lo definisce il cocktail digitale di pura passione nerd. Fin da piccolo si è immerso nel mondo dell’informatica, preferendo la console al ciuccio e imparando a navigare tra i livelli dei giochi prima ancora di imparare a leggere.