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La Lega Seria A vuole far causa a Google

Lega Serie a
23 Ottobre 2024, 13:56 | Andrea De Luca Andrea De Luca

Il confronto tra la Lega Serie A e Google si intensifica e potrebbe sfociare in una vera e propria battaglia legale. La Lega è infatti pronta a citare in giudizio il colosso statunitense per quella che definisce una “grave negligenza” nella lotta alla pirateria, accusandolo di non rispettare gli obblighi previsti dalle normative vigenti.

La situazione è tesa e una diffida formale è stata già inviata a Google Ireland lo scorso 7 ottobre, segnando un’escalation in uno scontro che coinvolge uno dei settori più redditizi e controversi del mondo digitale.

La Lega Serie A, che gestisce i diritti televisivi del campionato di calcio italiano, si è vista costretta ad affrontare un gigante della tecnologia come Google, accusato di non fare abbastanza per contrastare la diffusione di contenuti pirata. Lo scontro si è accentuato quando, attraverso il controverso sistema Piracy Shield gestito dall’Agcom, la Lega è riuscita a bloccare i domini e gli indirizzi usati per trasmettere illegalmente le partite.

Ma spetta poi a Google, secondo la Serie A, “farli sparire” dalla rete. Un compito che, stando alla diffida, non sarebbe stato svolto con la necessaria efficacia.

Alla base del contenzioso ci sono le presunte inadempienze di Google, riassunte dalla Lega Serie A nelle prime cinque giornate del campionato in corso. Secondo quanto riportato, nonostante le segnalazioni inviate ripetutamente dalla Lega, il gigante di Mountain View non avrebbe agito con la solerzia necessaria per eliminare dalla rete i cosiddetti “siti vetrina” che promuovono link a streaming illegali. La Lega sostiene che Google si limiti ad inviare risposte automatiche, richiedendo più volte le stesse informazioni e senza mai intervenire in modo concreto e tempestivo.

Il problema non riguarda solo i siti web, ma anche le app disponibili sul marketplace Google Play, che secondo la Serie A offrono accesso gratuito e in diretta alle partite del campionato, alimentando così un sistema di pirateria che danneggia sia i diritti televisivi che le entrate degli abbonamenti legittimi.

La questione si estende anche a YouTube, la piattaforma video di proprietà di Google, dove la Lega ha segnalato la presenza di contenuti illeciti caricati dagli utenti.

Le risposte di Google e il coinvolgimento dell’Agcom

Da parte sua, Google ha risposto difendendo la propria operatività, affermando di aver subito, di recente, un problema tecnico legato all’iniziativa nazionale antipirateria. Un’interruzione della VPN, infatti, avrebbe bloccato temporaneamente anche Google Drive, un inconveniente risolto in circa quattro ore. Tuttavia, la Lega Serie A ritiene che questa rapidità di intervento non si rispecchi nella gestione delle segnalazioni per i contenuti pirata, creando un forte contrasto tra le dichiarazioni delle due parti.

Oggi, Google avrà la possibilità di esporre la propria posizione di fronte all’Agcom, e l’audizione potrebbe rivelarsi decisiva per comprendere se la questione verrà risolta o se si procederà con le vie legali. La Lega spera di ottenere una maggiore collaborazione da parte del colosso tecnologico, ma non è disposta a tollerare ulteriori mancanze.


Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.