L’Apple Watch salva la vita ad una donna incinta in California
Un Apple Watch salva un’altra vita: il lieto fine della donna incinta in California affetta da un problema cardiaco.
È difficile immagine che uno smartwatch possa salvare delle vite, eppure è quello che è successo in California, dove un Apple Watch ha allertato una cardiologa incinta di un problema cardiaco non diagnosticato, salvando lei e il suo bambino.
La donna si chiama Rachel Manalo ed è una cardiologa statunitense, che alle 18esima settimana di gravidanza ha iniziato a sentire il cuore accelerare senza motivo. All’inizio si trattava di una semplice tachicardia, ma poi la cosa è peggiorata al tal punto di farla sentire stanca e senza fiato. La donna racconta di essersi seduta con un paziente e sentirsi da svenire.
Purtroppo la dottoressa ha trascurato il sintomo fino alla 33esima settimana, in cui ha acquistato un Apple Watch dotato di funzione EKG. Il dispositivo ha svolto correttamente il suo lavoro: dopo trenta secondi di registrazione, il responso era chiaro quanto preoccupante. “Risultato impossibile da generare”, diceva l’orologio, consigliandole di vedere un medico.
E l’Apple Watch aveva ragione. Gli esami successivi hanno mostrato che il cuore della dottoressa batteva a 150 battiti al minuto, decisamente troppi per una gravidanza avanzata. E molto curioso che una cardiologa abbia trascurato un sintomo così importante.
Tina Nguyen, il medico curante, ha capito subito la gravità della situazione: “Se non trattato, un problema del genere può portare a un infarto. E considerata la gravidanza, il rischio era ancora maggiore.”
Alla 34esima settimana, Manalo ha subito un cesareo d’urgenza. “A quel punto” ricorda, “l’importante era fare la scelta migliore per me e il bambino.” Due anni dopo, sua figlia Samantha sta bene, e così anche Manalo, che ha subito un intervento chirurgico minore per risolvere il problema cardiaco. Tutto questo, grazie a un Apple Watch che le ha suggerito di cercare aiuto.
Non è la prima volta che l’Apple Watch si rivela più di un semplice accessorio hi-tech. Lanciata nel 2018 con la Serie 4, la funzione EKG si è fatta strada come strumento potenzialmente salvavita, diventando il primo dispositivo EKG venduto direttamente ai consumatori, senza necessità di prescrizione medica. Ma, come avverte la dottoressa Nguyen: “I dati grezzi non sono una diagnosi, sono solo sintomi.”
Morale: affidatevi alla tecnologia, ma non dimenticatevi dei medici.