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Le scrivanie in piedi potrebbero essere dannose per la salute, secondo uno studio

scrivania per lavorare in piedi
17 Ottobre 2024, 13:14 | Andrea De Luca Andrea De Luca

Le standing desk, inglesismo che indica le scrivanie che si regolano in altezza e permettono di lavorare in piedi, non sono così salutari come dovrebbero.

Da anni ci viene detto che stare seduti per molte ore è “il nuovo fumo”, un fattore che rischia di sviluppare gravi condizioni per la salute.

È proprio per questo motivo che le aziende tecnologiche come Google ed Apple offrono ai loro dipendenti la possibilità di utilizzare le standing disk, le scrivanie regolabili per lavorare anche in piedi.

Un nuovo studio condotto dall’Università di Sydney su oltre 80.000 adulti nel Regno Unito contesta i vantaggi spesso associati allo stare in piedi, come la riduzione del rischio di ictus, insufficienza cardiaca e altre malattie cardiovascolari. Al contrario, i risultati indicano che stare in piedi per più di due ore al giorno potrebbe aumentare il rischio di sviluppare problemi come la trombosi venosa profonda e le vene varicose.

I ricercatori hanno monitorato i movimenti di 83.013 persone che, all’inizio dello studio, non soffrivano di malattie cardiache. I dati raccolti dimostrano che stare in piedi per periodi prolungati non riduce il rischio di patologie come l’ictus o l’insufficienza cardiaca. Anzi, per ogni 30 minuti trascorsi in piedi oltre le due ore, il rischio di malattie circolatorie aumenta dell’11%.

Attenzione: è ovvio che i risultati dello studio non vogliono incoraggiare le persone a passare intere giornate sedute.

“Stare in piedi per troppo tempo non compensa uno stile di vita sedentario e può essere rischioso per la salute circolatoria. Abbiamo scoperto che stare in piedi più a lungo non migliora la salute cardiovascolare e aumenta il rischio di problemi circolatori”, ha affermato Ahmadi Matthew della facoltà di medicina dell’Università di Sydney.

La migliore condizione, alla fine, è il mix tra lavoro da seduti e in piedi.

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Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.