MacBook Pro M4: Mark Gurman conferma la veridicità dei leak
Da Cupertino silenzio stampa, ma forse i MacBook Pro con M4 sono veri.
Nelle ultime settimane, il web è stato travolto da una valanga di fughe di notizie riguardanti quello che sembrerebbe essere il nuovo MacBook Pro con chip M4. Da Apple nessuna conferma, ma sembrerebbero essere veri.
Tra foto delle confezioni e video completi di unboxing, il prossimo laptop di Apple ha fatto il giro del mondo, nonostante l’azienda di Cupertino non abbia ancora annunciato nulla in via ufficiale.
La fuga di dati, sebbene abbia attirato molta attenzione, è stata accompagnata da un alone di scetticismo: troppi dettagli non tornavano per essere considerata affidabile. Mark Gurman, il noto reporter di Bloomberg, ha spazzato via ogni dubbio confermando la loro autenticità.
Nel suo bollettino “Power On”, Gurman ha dichiarato: “Posso confermare che questi sono davvero i prossimi MacBook Pro M4 di Apple.” Un’affermazione che ha fatto rumore, considerando che Gurman è noto per essere uno dei più accurati informatori sulle novità di casa Apple, grazie a fonti profonde all’interno dell’azienda.
@techdotmedia Macbook Pro M4: due Youtuber russi possiedono già il dispositivo. Dei falsi perfettamente dei realizzati o incredibile falla nella sicurezza di Apple? I nuovi Macbook Pro con chip M4 sono attesi per fine ottobre o inizio novembre. Le nuove caratteristiche tecniche del modello base sono il chip M4 con CPU e GPU a 10 core, 16GB di RAM e 512GB di archiviazione. #macbook #macbookpro #m4 #macbookprom4 #apple ♬ suono originale – techdotmedia
Stando a quanto riportato, ci sarebbero diverse ragioni per ritenere veritieri i dispositivi trapelati. Le specifiche tecniche e i numeri di modello interni, infatti, corrisponderebbero esattamente a quanto Gurman aveva già anticipato nelle scorse settimane. Sembra che il giornalista sia riuscito a confermare i dettagli tramite le sue fonti interne, rafforzando ulteriormente la credibilità di quanto accaduto.
Se Gurman ha ragione, allora i MacBook Pro M4 che vedremo al probabile evento di fine ottobre non saranno una sorpresa.
Anzi, per chi sta aspettando di acquistare un nuovo MacBook, queste conferme potrebbero rivelarsi positive. I modelli trapelati, infatti, sembrano rappresentare la configurazione base del MacBook Pro, non una versione premium. E già questo sarebbe un buon punto di partenza. Le immagini e i video mostrano una configurazione con chip M4, 16 GB di memoria RAM e 512 GB di spazio di archiviazione, il che significa che Apple sta raddoppiando la memoria rispetto al modello base precedente, che partiva da 8 GB. Questo aumento di RAM dovrebbe migliorare le prestazioni, soprattutto per chi lavora con carichi di lavoro più intensivi, e risolvere un problema che Apple ha negato per mesi.
Inoltre, i nuovi MacBook Pro M4 sembrano avere tre porte Thunderbolt 4, rispetto alle due porte Thunderbolt 3 presenti nei modelli attuali. Infine la colorazione SpaceBlack, finora riservata ai modelli di fascia alta, sembra essere disponibile anche per la versione base con chip M4.
Una violazione di queste dimensioni e con tale audacia non si era mai vista prima. Nel lontano 2010 era trapelato online l’iPhone 4, ma si trattava di una singola unità; in questo caso parliamo di circa 200 MacBook Pro M4 apparentemente pronte per la vendita.
Il principale dubbio, prima della conferma di Gurman, riguardava il fatto che il MacBook Pro M4 mostrato nei leak aveva lo stesso sfondo del desktop del MacBook Pro M3. Apple, storicamente, non ha mai riutilizzato lo stesso sfondo da una generazione all’altra, e questo sembrava essere un segnale evidente che i dispositivi non fossero autentici. Eppure, Gurman ha ribadito che, sebbene questa scelta sia “insolita e rara”, è certo che si tratti dei veri MacBook Pro M4.
Resta il mistero su come i YouTuber russi siano riusciti a mettere le mani su questi laptop, considerando l’embargo commerciale che Apple ha imposto sulla Russia. Gurman ipotizza che i dispositivi siano stati rubati in Europa e poi inviati in Russia. Senza le sue fonti, è difficile verificare questa ipotesi, ma sembra plausibile.