Arriva il mandato UE per la ricarica USB-C: meno e-waste e più semplicità per tutti

Dal 28 dicembre 2024, la ricarica USB-C diventerà obbligatoria per la maggior parte dei dispositivi venduti nell’Unione Europea.
Questa mossa, guidata dalla Direttiva 2022/2380, vuole ridurre i rifiuti elettronici, armonizzare il mercato e semplificare la vita dei consumatori. Ma quali dispositivi saranno coinvolti? E cosa implica per i produttori e gli utenti?
Un’armonizzazione necessaria
La Direttiva 2022/2380, meglio conosciuta come – common charging solution – “soluzione di ricarica comune”, è nata per affrontare due problemi fondamentali: la frammentazione del mercato dei caricabatterie e l’enorme quantità di rifiuti elettronici generati ogni anno. L’UE ha raggiunto un accordo provvisorio su questa normativa il 7 giugno 2022, formalizzandola nell’ottobre dello stesso anno. Ora, tutti gli Stati membri devono adeguarsi, facendo rispettare la direttiva a partire dal 28 dicembre 2024.
La direttiva si applica ad un lungo elenco di apparecchiature radio, definite come dispositivi elettrici o elettronici in grado di emettere o ricevere onde radio per comunicazione o radiodeterminazione.
Tra i dispositivi coinvolti troviamo:
- Smartphone e tablet
- Fotocamere digitali
- Cuffie e auricolari
- Console per videogiochi
- Altoparlanti portatili
- E-reader
- Tastiere e mouse wireless
- Sistemi di navigazione portatili
La normativa specifica che questi dispositivi devono essere ricaricabili tramite cavo e operare con una potenza massima di 100W. Per esempio, la PlayStation 5, che richiede 350W, è esclusa dall’elenco, mentre la Nintendo Switch, che utilizza 6W in modalità TV, rientra nei requisiti.
Le eccezioni e le zone grigie
Attualmente, i laptop rappresentano un’eccezione: avranno tempo fino al 28 aprile 2026 per conformarsi alla direttiva. Tuttavia, ci sono alcune aree poco chiare. Per esempio, i droni non sono inclusi nella lista, ma potrebbero rientrare in categorie “correlate” come le fotocamere digitali. In situazioni simili, la Commissione Europea ha promesso di monitorare il mercato e aggiornare regolarmente le normative.
La ricarica wireless non è ancora regolamentata dalla direttiva. La Commissione intende “promuovere l’armonizzazione” di questa tecnologia per prevenire le frammentazioni future del mercato interno e minimizzare gli effetti negativi su consumatori e ambiente.