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Zuckerberg svela le pressioni della Casa Bianca: “Meta costretta a censurare sul Covid-19”

Mark Zuckerberg
27 Agosto 2024, 17:04 | Andrea De Luca Andrea De Luca

Il velo si alza su un’altra pagina controversa dell’era pandemica. Mark Zuckerberg, il fondatore e CEO di Meta, ha rivelato che l’amministrazione Biden ha fatto pressioni affinché Facebook e Instagram censurassero alcuni contenuti relativi al Covid-19. E non si tratta solo di informazioni potenzialmente pericolose: nel mirino sono finiti anche umorismo e satira. Una strategia che, a detta dello stesso Zuckerberg, ha suscitato molte perplessità.

Era il 2021 quando, secondo quanto scritto dal numero uno di Meta in una lettera indirizzata alla Commissione Giudiziaria della Camera, degli esponenti di primo piano della Casa Bianca hanno esercitato una costante e prolungata pressione sui team del social network con l’obiettivo di far sparire alcuni contenuti considerati “scomodi” legati alla pandemia. Una pretesa che, almeno in parte, ha trovato d’accordo Zuckerberg, ma che ora non esita a definire “sbagliata”.

La lettera, resa pubblica sui canali social della commissione e confermata da Meta, getta nuova luce su un capitolo delicato della gestione della pandemia da Covid-19. Zuckerberg non si nasconde: “Rimpiango di non essere stato più esplicito nel contrastare queste richieste” scrive, lasciando intendere che, col senno di poi, molte delle decisioni prese sarebbero diverse.

La Casa Bianca, interpellata sulla questione, ha preferito sottolineare la necessità di proteggere la salute pubblica durante una crisi senza precedenti, ribadendo che le aziende tecnologiche hanno la responsabilità di considerare l’impatto delle loro azioni sulla massa, pur mantenendo la propria indipendenza decisionale.

Le rivelazioni di Zuckerberg non fanno che riaccendere il dibattito su quanto lontano possa spingersi l’ingerenza governativa nella gestione dei contenuti online. Nel 2021, Facebook aveva rimosso oltre 20 milioni di post relativi al Covid-19, scatenando critiche dalla Casa Bianca che accusava le piattaforme social di non fare abbastanza per arginare la disinformazione.

Con il riflettore puntato sulla Commissione Giudiziaria della Camera, presieduta dal repubblicano Jim Jordan, la questione torna a farsi incandescente. La commissione ha più volte accusato le grandi aziende tecnologiche di collusione con il governo per censurare il dissenso.

Zuckerberg, da parte sua, cerca di tracciare una linea di demarcazione: per le prossime elezioni presidenziali, ha dichiarato che Meta non interverrà a sostegno di alcuna iniziativa elettorale, mantenendo una posizione di assoluta neutralità. “Il mio obiettivo è non giocare alcun ruolo, neanche apparente” ha chiosato, mettendo le mani avanti per evitare nuove polemiche.

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Andrea De Luca
Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.