Meta riduce i costi dell’abbonamento in Europa: taglio del 40% per placare l’UE

Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha annunciato oggi un drastico taglio dei prezzi per il suo piano di abbonamento senza pubblicità in Europa.
Dal 13 novembre, gli utenti europei potranno accedere ai social network senza annunci pubblicitari pagando 6 euro al mese via web o 8 euro tramite app mobile, con una riduzione del 40% rispetto alle tariffe attuali. La mossa arriva in risposta alle pressioni dei regolatori UE, che hanno messo sotto esame il modello “consenso o pagamento” dell’azienda.
La strategia di Meta si articola su tre fronti distinti per gli utenti europei. Oltre all’abbonamento a prezzo ridotto, l’azienda introduce un’opzione gratuita con pubblicità meno personalizzate, basate principalmente sui dati della sessione corrente e su alcuni parametri base come età, posizione e genere. Questa scelta comporta tuttavia una novità importante: gli utenti dovranno visualizzare annunci non skippabili a schermo intero.
Il compromesso riflette la complessa danza tra le esigenze commerciali di Meta e le richieste normative dell’UE. L’azienda, che genera la maggior parte dei suoi ricavi attraverso la pubblicità, sta cercando di bilanciare la conformità alle normative europee con la sostenibilità del proprio modello di business. Per gli account aggiuntivi, il costo sarà di 4 euro al mese su web e 5 euro su mobile.
La decisione di Meta arriva dopo mesi di tensioni con i regolatori europei. L’azienda aveva introdotto l’abbonamento senza pubblicità un anno fa per conformarsi al Digital Markets Act (DMA) e alle interpretazioni più stringenti del GDPR. L’approccio però non ha convinto l’UE, che ha avviato un’indagine sul modello “consenso o pagamento”, considerandolo potenzialmente in violazione del DMA.
L’introduzione delle pubblicità non skippabili per gli utenti che scelgono l’opzione gratuita rappresenta una mossa controversa. Meta giustifica questa decisione sottolineando che si tratta di una pratica comune tra i competitor, necessaria per mantenere la redditività del servizio gratuito con annunci meno personalizzati.
Se l’UE dovesse concludere che l’azienda ha violato il DMA, potrebbe dover affrontare una multa fino al 10% del suo fatturato globale annuo – circa 13 miliardi di dollari basandosi sui ricavi del 2023. I regolatori europei hanno tempo fino a marzo per completare l’indagine e prendere una decisione definitiva.
Nel frattempo, Meta procederà automaticamente all’aggiornamento delle tariffe per gli attuali abbonati e chiederà nuovamente agli utenti europei di scegliere tra le diverse opzioni disponibili, in un tentativo di dimostrare la propria volontà di adattarsi alle richieste normative del mercato europeo.