Microsoft blocca i suoi servizi in Russia insieme a Google e Amazon

Microsoft ha deciso di interrompere i suoi servizi cloud in Russia a partire da oggi 20 Marzo 2024. La decisione è stata presa in seguito al dodicesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea, reso pubblico il 18 dicembre 2023, al quale le aziende devono adeguarsi entro la giornata di domani.
Secondo quanto riportato da RBC Russia, l’azienda di IT russa Softline ha informato i propri clienti della sospensione imminente e ha istituito un canale Telegram per mantenere un canale di comunicazione diretto con loro. È probabile che anche Amazon e Google intraprendano azioni simili a quelle di Microsoft, in linea con le indicazioni di Softline e alla logica dettata dalle sanzioni che prevedono l’adeguamento entro il 20 marzo 2024.
Questa notizia non sorprende: Microsoft aveva già interrotto la vendita dei suoi prodotti e servizi in Russia già nel Marzo 2022, seguito poi dal cessato rinnovo delle sottoscrizioni a Microsoft 365 nell’agosto 2023.
Il contesto politico in cui si trova la Russia è complesso e ha costretto i colossi della tecnologia a modulare le offerte per rimanere in regola con le leggi, altre aziende invece hanno deciso di interrompere la vendita dei loro servizi per motivi di etica.
Il presidente di Microsoft, Brad Smith, e il CEO, Satya Nadella, hanno espresso il proprio punto di vista riguardo il ruolo dell’azienda nel contesto della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Microsoft impiega l’intelligenza artificiale per contrastare la disinformazione, inclusa quella russa riguardante il Medio Oriente. Entrambi credono di aver realizzato dei sistemi in grado di individuare e rimuovere tutti quei contenuti generati artificialmente con lo scopo di manipolare le persone.
Sicuramente ci saranno dei cambiamenti in futuro, ma per il momento in Russia non è più possibile utilizzare prodotti e servizi di Microsoft, Google e Amazon.