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Microsoft contro le regole dell’App Store che rendono il cloud gaming impossibile

Microsoft contro le regole di app store per il cloud gaming
04 Settembre 2024, 10:48 | Andrea De Luca Andrea De Luca

Microsoft definisce le regole dell’App Store “impossibili”, rendendo difficile il cloud gaming sulla piattaforma.

C’è chi dice che Apple abbia reso l’App Store un ecosistema troppo chiuso e chi, come Microsoft, non usa mezzi termini per definirlo una “barriera insormontabile”.

Apple ha aperto le porte al cloud gaming su iOS all’inizio di quest’anno, ma nessuno dei grandi player ha ancora fatto il passo decisivo. Perché? Microsoft ha la risposta: le regole dell’App Store sono troppo restrittive, e quel 30% di commissione rende “impossibile” la presenza di Xbox Cloud Gaming sui dispositivi Apple.

L’Autorità per la Concorrenza e i Mercati del Regno Unito (UK’s Competition and Markets Authority) che sta indagando su browser mobili e cloud gaming, ha ricevuto una lettera “infuocata” da Redmond.

Microsoft non usa mezzi termini: Apple impone regole che i servizi di cloud gaming non possono rispettare per “motivi tecnici ed economici”. In sintesi, per Apple tutto deve passare dagli acquisti in-app, un meccanismo che non funziona per chi, come Microsoft, vorrebbe vendere contenuti su altre piattaforme e farli giocare su iOS.

Ma il problema più grosso è quel famoso 30% di commissione sugli acquisti: una percentuale che, secondo Microsoft, rende “impossibile” monetizzare un servizio come Xbox Cloud Gaming. Insomma, è tutto tranne che “economicamente sostenibile”.

Microsoft punta il dito anche contro le web app: un’alternativa che su iOS ha limiti pesanti, a partire dall’impossibilità di accedere all’hardware dei dispositivi. E mentre Redmond si lamenta, Google osserva da lontano e invita i regolatori del Regno Unito a concentrarsi sull’App Store piuttosto che su Google Play.

Apple, ovviamente, respinge le accuse: l’azienda sostiene di supportare il cloud gaming su iOS, citando il caso di Antstream come esempio di successo. Ma Microsoft non ci sta e continua a tenere alta la pressione, mentre l’indagine del Regno Unito prosegue.

Per ora, resta da vedere se i regolatori daranno ragione ai giganti del tech che puntano il dito contro Cupertino, ma una cosa è chiara: la battaglia sul cloud gaming è solo all’inizio, e il 30% di Apple potrebbe essere la miccia che accenderà il prossimo grande scontro nel mondo delle app.

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Andrea De Luca
Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.