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Microsoft, in arrivo le notizie scritte con AI con Signals di Semafor

signals, le notizie scritte con intelligenza artificiale di microsoft
05 Febbraio 2024, 14:33 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Si chiama “Signals” e verrà redatto esclusivamente da giornalisti, con il supporto di un chatbot AI di Microsoft come strumento di ricerca.

Microsoft ha intrapreso una nuova iniziativa in collaborazione con il portale di informazione Semafor, impiegando la tecnologia ChatGPT per facilitare la creazione di contenuti giornalistici, secondo quanto riportato dal Financial Times. Questo progetto rappresenta una delle numerose partnership nel campo giornalistico che Microsoft intende annunciare oggi, seguendo la causa legale avviata dal New York Times contro il colosso dell’informatica e il suo alleato, OpenAI, per questioni di diritto d’autore.

Semafor, il cui co-fondatore è Ben Smith, ex direttore di Buzzfeed, darà vita a un servizio informativo denominato Signals, finanziato da Microsoft per una cifra non precisata ma definita “importante”. Questo servizio si concentrerà sulle ultime notizie e analisi, proponendo circa una dozzina di articoli al giorno. La peculiarità è che tutti i testi saranno composti interamente da giornalisti, utilizzando l’intelligenza artificiale principalmente come uno strumento di ricerca.

“Signals nasce per rispondere ai cambiamenti profondi e persistenti nel panorama dei media digitali e al momento attuale delle notizie, oltre che per affrontare i rischi e le opportunità presentati dall’intelligenza artificiale,” ha dichiarato Semafor.

Il team di Semafor sfrutterà gli strumenti AI per identificare velocemente notizie di rilievo da fonti internazionali in diverse lingue, offrendo anche strumenti di traduzione. Di conseguenza, un articolo potrà includere fonti provenienti dalla Cina, dall’India o da altri paesi, con i giornalisti che forniranno contesto e sintesi delle varie prospettive. “I giornalisti devono adattarsi a questi strumenti per garantire la sopravvivenza e il successo della professione per le generazioni future,” ha affermato Noreen Gillespie, ex giornalista dell’AP ora in forze a Microsoft, in un’intervista al Financial Times.

L’impiego di ChatGPT e altri chatbot AI nelle redazioni ha sollevato molte polemiche, ad esempio come quella di CNET che li ha utilizzati per generare articoli completi, seppur sotto la supervisione di redattori umani. Le redazioni stanno valutando come sfruttare queste tecnologie per migliorare il reportage e competere con i chatbot che producono contenuti ottimizzati per i motori di ricerca.

L’anno scorso, il New York Times ha dato il via a una causa legale contro OpenAI e Microsoft per aver utilizzato articoli giornalistici per l’addestramento dei propri chatbot senza offrire alcun compenso.

Questa azione legale, che potrebbe richiedere miliardi di dollari in danni, segna la prima volta che un’importante testata giornalistica intraprende azioni legali contro gli sviluppatori di ChatGPT per violazione dei diritti d’autore. Inoltre, Microsoft ha annunciato oggi la collaborazione con istituzioni come la Craig Newmark School of Journalism, il GroundTruth Project, l’Online News Association e altre organizzazioni del settore giornalistico.

Fonte


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.