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Misurare la pressione con il cellulare

Come misurare la pressione con il cellulare
06 Novembre 2024, 10:52 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Nel mondo delle app per il benessere e la salute, circolano promesse allettanti quanto ingannevoli. Tra queste, spicca il miraggio di poter misurare la pressione arteriosa con il proprio smartphone, un’idea tanto seducente quanto scientificamente infondata.

Mentre la tecnologia continua a stupirci con le sue innovazioni, è fondamentale separare la realtà dalla fantascienza, soprattutto quando si parla di salute.

No, nessuna app per smartphone misura la pressione

Se vi state chiedendo perché il vostro smartphone, un dispositivo capace di scattare foto degne di una reflex professionale e di elaborare complessi calcoli in millisecondi, non possa misurare un semplice valore pressorio, la risposta risiede nella fisica e nella medicina, non nella tecnologia.

La misurazione della pressione arteriosa richiede, per definizione, una pressione fisica. Il metodo tradizionale, quello che il vostro medico utilizza da sempre, si basa sul principio dello sfigmomanometro: un bracciale che si gonfia per occludere temporaneamente il flusso sanguigno nell’arteria brachiale e poi si sgonfia gradualmente, permettendo di rilevare la pressione sistolica e diastolica. È un processo che richiede un contatto fisico preciso e una compressione controllata, qualcosa che nessuna app può replicare attraverso lo schermo del vostro telefono.

Le app che promettono di misurare la pressione attraverso la fotocamera o il sensore di impronte digitali stanno vendendo illusioni. Alcuni sviluppatori sostengono di poter analizzare il flusso sanguigno attraverso variazioni del colore della pelle o altri parametri visivi, ma questi metodi non hanno alcun fondamento scientifico. La Food and Drug Administration (FDA) americana e l’Unione Europea non hanno mai approvato alcuna app per smartphone per la misurazione della pressione arteriosa, e c’è un motivo: semplicemente, non funzionano.

Il pericolo di queste app non è solo nella loro inefficacia, ma nelle potenziali conseguenze. Affidarsi a letture inaccurate della pressione potrebbe portare a sottovalutare condizioni serie o, al contrario, a preoccupazioni ingiustificate. La salute cardiovascolare è troppo importante per essere affidata a soluzioni non validate scientificamente.

Misura la pressione con gli smartwatch

Se gli smartphone non sono all’altezza del compito, gli smartwatch di ultima generazione stanno aprendo nuove frontiere nel monitoraggio della pressione arteriosa. A differenza dei telefoni, alcuni smartwatch sono stati progettati con sensori specifici e tecnologie dedicate per questa funzione.

Samsung, ad esempio, ha integrato nei suoi Galaxy Watch più recenti un sistema di misurazione della pressione che ha ottenuto l’approvazione delle autorità sanitarie in diversi paesi. Questi dispositivi utilizzano una combinazione di sensori ottici e algoritmi sofisticati, calibrati inizialmente con un misuratore di pressione tradizionale. La tecnologia si basa sull’analisi dell’onda del polso (Pulse Wave Analysis), un metodo che, seppur non perfetto come lo sfigmomanometro classico, fornisce letture sufficientemente accurate per un monitoraggio regolare.

Altri produttori stanno seguendo questa strada, investendo in ricerca e sviluppo per migliorare la precisione delle loro misurazioni. Gli smartwatch moderni sono dotati di una serie di sensori sempre più sofisticati: accelerometri, giroscopi, sensori ottici per il battito cardiaco e, in alcuni casi, persino elettrocardiogrammi integrati. Questa combinazione di tecnologie permette un’analisi multiparametrica che, quando propriamente calibrata, può fornire indicazioni attendibili sulla pressione arteriosa.

Tuttavia, è importante sottolineare che anche gli smartwatch hanno i loro limiti. La precisione delle misurazioni può essere influenzata da vari fattori: il corretto posizionamento del dispositivo, i movimenti del polso, la temperatura cutanea e persino il tipo di pelle dell’utente. Inoltre, questi dispositivi richiedono regolare ricalibrazione con un misuratore tradizionale per mantenere l’accuratezza nel tempo.

Il vero valore degli smartwatch nel monitoraggio della pressione non sta tanto nella precisione assoluta della singola misurazione, quanto nella capacità di rilevare tendenze nel tempo. Avere un dispositivo che può effettuare misurazioni regolari durante la giornata, memorizzare i dati e identificare pattern può essere un valido supporto per la gestione della salute cardiovascolare, sempre sotto la supervisione del proprio medico.

La tecnologia continua a evolversi, e non è difficile immaginare un futuro in cui i dispositivi indossabili diventeranno ancora più precisi e affidabili nella misurazione della pressione arteriosa. Per ora, il consiglio è di utilizzare gli smartwatch come strumenti di monitoraggio complementari, mantenendo sempre come riferimento principale i dispositivi medici certificati e le indicazioni del proprio medico curante.


Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.