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Nintendo fa causa a Pocketpair, l’azienda di Palworld

Palworld
19 Settembre 2024, 11:29 | Leonardo Diserpiero Leonardo Diserpiero

Nintendo e The Pokémon Company hanno deciso di passare alle vie legali contro Pocketpair, lo sviluppatore giapponese noto per il videogioco Palworld.

Descritto spesso come “Il Pokémon con le armi”, Palworld ha destato notevole attenzione sin dal suo lancio in accesso anticipato, avvenuto il 18 gennaio. Il gioco ha registrato cifre impressionanti: 15 milioni di copie vendute su Steam e oltre 25 milioni di giocatori in meno di un mese.

The Pokémon Company, pochi giorni dopo l’uscita del gioco, aveva annunciato l’avvio di un’indagine su un titolo “uscito a gennaio 2024” che, a suo dire, violava i diritti di proprietà intellettuale legati ai Pokémon. Ne avevamo parlato qui.

Ora che l’indagine è stata conclusa, Nintendo e The Pokémon Company hanno scelto di intraprendere un’azione legale.

“L’obiettivo di questa causa è ottenere un’ingiunzione contro la violazione e un risarcimento per i danni, poiché Palworld, sviluppato e rilasciato dall’imputato, infrange diversi diritti di brevetto”, ha dichiarato Nintendo in un comunicato ufficiale.

Dall’altra parte, Pocketpair ha sempre sostenuto che Palworld non sia una copia di Pokémon, bensì un gioco più simile a Ark Survival Evolved o Valheim. Il CEO di Pocketpair, Takuro Mizobe, ha affermato che Palworld “ha superato le verifiche legali” e che, fino a quel momento, non erano state mosse cause legali contro l’azienda riguardo allo sviluppo del gioco. Non si può negare che alcuni dei “Pals”, i mostri protagonisti del gioco, richiamino in modo evidente le creature del mondo Pokémon.

Palworld si distingue per il suo tono decisamente più oscuro. Il giocatore può decidere di allearsi con i Pals e difenderli dai bracconieri che cercano di ucciderli, ma può anche scegliere di intraprendere un percorso più violento: uccidere e mangiare i Pals, farli combattere fino alla morte o persino venderli in schiavitù.

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Leonardo Diserpiero
Leonardo Diserpiero, classe 1989, da sempre innamorato del mondo dei videogiochi, degli anime e dei manga: lui stesso lo definisce il cocktail digitale di pura passione nerd. Fin da piccolo si è immerso nel mondo dell’informatica, preferendo la console al ciuccio e imparando a navigare tra i livelli dei giochi prima ancora di imparare a leggere.