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Ecco il nuovo logo di OpenAI

OpenAI illustrazione con nuovo logo
05 Febbraio 2025, 10:15 | Andrea De Luca Andrea De Luca

OpenAI ha rinnovato la propria immagine con un rebranding che introduce un nuovo logo, un carattere tipografico inedito e una palette di colori aggiornata.

A prima vista, il nuovo logo potrebbe sembrare identico al precedente, ma un’analisi più attenta rivela alcuni dettagli raffinati: il tradizionale simbolo a forma di fiore – il cosiddetto “blossom” – ha ora uno spazio centrale più ampio con linee più pulite. Un cambiamento sottile, ma che rientra nella volontà di dare maggiore equilibrio e armonia al design.

Il vecchio Logo
Il nuovo logo di chatgpt
Il nuovo Logo

Se il primo logo era stato concepito direttamente dal CEO di OpenAI, Sam Altman, insieme al co-fondatore Ilya Sutskever, questa volta il lavoro è stato affidato a un team di designer guidato da Veit Moeller e Shannon Jager. L’intenzione era quella di costruire un’identità visiva che risultasse più calda e umana.

Elemento centrale del rebranding è il nuovo carattere tipografico OpenAI Sans, sviluppato per combinare precisione geometrica e leggibilità con un tocco più morbido e accogliente. Il wordmark di OpenAI ora presenta una “O” con un bordo esterno perfettamente circolare e un interno leggermente irregolare, una scelta stilistica pensata per evitare un effetto troppo artificiale.

Nonostante l’azienda sviluppi sistemi di intelligenza artificiale, il nuovo brand afferma di aver usato l’AI solo per calcolare i diversi pesi tipografici; l’intero processo creativo è stato gestito dall’intuizione umana fianco a fianco con intelligenza artificiale generativa.

Secondo i designer, questa metodologia rappresenta il futuro del design: un equilibrio tra competenze umane e capacità dell’intelligenza artificiale, che permette di ottenere risultati innovativi senza rinunciare a un’estetica autentica e riconoscibile.

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Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.