OpenAI lancia Sora: l’intelligenza artificiale che trasforma il testo in video

Il nuovo strumento è disponibile per gli abbonati ChatGPT, ma non in Europa. Può generare filmati in HD fino a 20 secondi con un semplice prompt testuale.
OpenAI ha ufficialmente rilasciato Sora, l’atteso modello di intelligenza artificiale per la generazione di video. L’annuncio è arrivato ieri nell’ambito di “ship-mas”, una serie di 12 giorni dedicati al lancio di nuovi prodotti dell’azienda.
Il servizio, accessibile tramite Sora.com, è riservato agli abbonati ChatGPT residenti negli Stati Uniti e in “molti altri paesi”, ma non nell’Unione Europea, nel Regno Unito e quindi in Italia. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha specificato che per questi territori “ci vorrà del tempo”.
Per accedere al servizio sono previsti due livelli di abbonamento. Gli utenti ChatGPT Plus, con una spesa di 20 dollari mensili, potranno generare fino a 50 video prioritari in risoluzione 720p della durata di 5 secondi. Chi invece sottoscrive l’abbonamento Pro da 200 dollari al mese avrà accesso a generazioni illimitate in 1080p fino a 20 secondi, senza filigrana e con la possibilità di creare fino a 5 video simultaneamente.
La versione lanciata include Sora Turbo, un modello aggiornato che, oltre alla generazione di video da testo, può animare immagini statiche e remixare video esistenti. Particolarmente interessante la funzione “storyboards”, che permette di creare sequenze basate su prompt multipli, e la possibilità di fondere scene diverse tramite intelligenza artificiale.
“Abbiamo un grande obiettivo sulla schiena come OpenAI. Vogliamo prevenire attività illegali mantenendo un equilibrio con l’espressione creativa”, ha dichiarato Rohan Sahai, product lead di Sora. Per questo l’azienda ha implementato rigide misure di sicurezza, tra cui watermark visibili su tutti i video generati e metadati C2PA per identificare i contenuti creati dall’AI. Gli utenti dovranno anche accettare severe limitazioni sui contenuti, con il divieto assoluto di utilizzare materiale con minori, violenza o protetto da copyright.
Il lancio non è esente da polemiche. Solo una settimana fa, un gruppo di artisti che sosteneva di far parte del programma alpha testing ha protestato, accusando OpenAI di averli utilizzati per “R&D e PR non retribuiti”.
Per chi non è abbonato, resta comunque possibile esplorare il feed di video generati da altri utenti sulla piattaforma. La sfida per OpenAI sarà ora bilanciare creatività e controllo, in un settore sempre più scrutinato per le implicazioni etiche e sociali dell’intelligenza artificiale generativa.