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Il Rabbit R1 non viene (quasi) utilizzato più

Il Rabbit R1 nella sua custodia da viaggio
26 Settembre 2024, 17:09 | Lorenzo Ricciutelli Lorenzo Ricciutelli

Il Rabbit R1, il tanto atteso gadget dotato di intelligenza artificiale, sembra già essere destinato al dimenticatoio: solo 5.000 dei 100.00 acquirenti continuano ad usarlo regolarmente a cinque mesi dal lancio.

La triste notizia arriva dal fondatore di Rabbit, Jesse Lyu, che ha ammesso a Fast Company come il dispositivo sia stato immesso sul mercato prima di essere effettivamente pronto, nella speranza di battere sul tempo i colossi della tecnologia.

Lo scenario purtroppo è ben diverso da quello che si prospettava nei primi mesi dell’anno. Dopo la presentazione al CES, l’entusiasmo per il gadget con l’AI che avrebbe dovuto sostituire lo smartphone era alle stelle; lo stesso discorso vale per l’AI Pin di Humane.

Al momento del lancio però, nessuno dei due dispositivi ha mantenuto le promesse “rivoluzionarie” fatte ai consumatori.

Come ha scritto David Pierce di The Verge nella sua recensione: “tutto sembra, semplicemente, rotto.” E forse è proprio per questo che così pochi acquirenti continuano ad utilizzare il Rabbit R1, mentre Humane, l’azienda proprietaria di AI Pin, ha ritirato dal commercio già dispositivi di quanti ne abbia effettivamente venduti.

Il fallimento dei due progetti può aprire una questione molto più ampia legata al futuro stesso dei dispositivi AI standalone.

È probabile che, in un futuro non così tanto lontano, i dispositivi AI che tanto volevano sostituire gli smartphone possano essere inglobati all’interno di questi ultimi. Le funzionalità AI sugli smartphone, vedi ChatGPT in Apple Intelligence o Google Gemini, sono ormai così avanzate che rendono superfluo un qualsiasi altro dispositivo, eccezion fatta per i Ray-Ban di Meta, che rappresentano un caso di successo “fuori dal comune”. Magari sarà il dispositivo AI progettato da Sam Altam e Jony Ive a trovare spazio in un mercato iper-complesso?

Rabbit per migliorare la questione punterà tutto sul nuovo aggiornamento, che dovrebbe essere disponibile dal 1° di ottobre.

Il nuovo update consentirà al dispositivo di accedere ai siti web e svolgere azioni extra come prenotare biglietti aerei o ordinare una cena. Basterà un aggiornamento software per convincere gli utenti a rispolverare il loro Rabbit R1?

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Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.