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Sempre più abbonamenti: ora tocca ai servizi con l’IA

gemini advanced su abbonamento
26 Agosto 2024, 11:06 | Leonardo Diserpiero Leonardo Diserpiero

Servizi di streaming per film e serie TV, per la musica e per lo spazio nel cloud. E ora si aggiungono i servizi AI.

Il business degli abbonamenti per usufruire di servizi per l’intelligenza artificiale è già decollato: ChatGPT di OpenAI, Claude, Gemini di Google e anche Galaxy AI di Samsung diventerà a pagamento nel corso del 2025. Persino Apple, stando alle fonti di Bloomberg, potrebbe saltare sul carro degli abbonamenti all’IA con Apple Intelligence.

IA e abbonamenti: un matrimonio che si deve o non deve fare?

Diciamocelo chiaramente: gran parte delle funzioni di IA sugli smartphone, per quanto pubblicizzate, sono tutto fuorché rivoluzionarie.

L’ennesima funzione che riassume testi, genera immagini o modifica foto in modo automatico. Utile? Forse. Entusiasmante? Non direi. E soprattutto, non così tanto da spingere un grande numero di utenti a pagare per un abbonamento mensile. Magari per qualcuno potrebbero fare la differenza, ma non per tutti gli utenti.

Pensateci un attimo: 20 euro (o giù di lì) al mese per Gemini Advanced? 10 dollari per un ipotetico Galaxy AI Plus? E tutto questo per funzioni che probabilmente verranno usate una manciata di volte al mese, se non meno.

Come si può giustificare un abbonamento IA?

Forse l’unica speranza è che le funzioni di IA integrate nei dispositivi non finiscano dietro un paywall. Almeno, per ora. I costi del cloud sono spesso citati come giustificazione per questi abbonamenti, ma le funzioni di IA locali non dovrebbero dipendere dal cloud.

L’articolo dovrebbe far riflettere sul numero di abbonamenti mensili che un singolo utente paga. L’IA generativa ha le sue applicazioni utili. Funzioni come le sintesi delle chiamate, l’Audio Magic Eraser e il filtro delle chiamate sono sicuramente pratiche e interessanti. Ma queste killer app sono rare, e l’avversione per gli abbonamenti è troppo forte per convincere (tutti) a pagare ogni mese per Galaxy AI, Apple Intelligence o Gemini Advanced.

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Leonardo Diserpiero
Leonardo Diserpiero
Leonardo Diserpiero, classe 1989, da sempre innamorato del mondo dei videogiochi, degli anime e dei manga: lui stesso lo definisce il cocktail digitale di pura passione nerd. Fin da piccolo si è immerso nel mondo dell’informatica, preferendo la console al ciuccio e imparando a navigare tra i livelli dei giochi prima ancora di imparare a leggere.