Twitch sempre peggio, Amazon potrebbe lasciarlo morire
Twitch rischia di diventare “uno zombie” per Amazon: problemi di guadagni e tanta incertezza per il futuro.
L’ultimo anno, per Twitch, è stato molto difficile. Un anno tumultuoso quello di Twitch, popolare servizio di streaming sotto l’ala protettiva di Amazon, che sembra vacillare più che mai. Nonostante sia stato acquisito e finanziato da Amazon per oltre 10 anni, Twitch continua a lottare per raggiungere un metodo solido per guadagnare entrare. Alcune problematiche interne sollevano dei dubbi: Twitch potrebbe diventare un “brand zombie”, termine utilizzato per descrivere un’acquisizione di un’azienda che, a casa delle scarse performance relative ai guadagni, viene messa da parte. Letteralmente.
Secondo un rapporto del Wall Street Journal, all’interno di Amazon c’è chi teme che Twitch possa seguire le orme di altri siti come Goodreads e Woot, diventando un marchio trascurato. Oltre 500 impiegati della piattaforma sono stati già licenziati, ma i dipendenti temono un’altra forte ondata di licenziamenti con un unico obiettivo: quello di ridurre i costi.
Sono diversi gli ostacoli affrontati da Twitch nel corso degli ultimi tempi. Il traffico web negli Stati Uniti, così come in tutto il mondo, è diminuito, di conseguenza anche le entrare pubblicitarie e il numero degli utenti attivi. Ma anche chi è attivo sulla piattaforma ha ridotto le spese relative a donazioni e abbonamenti, che tra l’altro sostengono anche chi di professione trasmette video in diretta. Alcune proiezioni interne ci dicono che la tendenza in negativo potrebbe costare a Twitch (leggi Amazon) sui 250 milioni di dollari entro la fine del 2025.
Nonostante tutte le difficoltà, una portavoce di Amazon ha ha dichiarato al Wall Street Journal che l’azienda è ancora fiduciosa nel potenziale di Twitch. Ma i segnali non sono di sicuro rassicuranti.
È un momento particolare per Twitch che, tra l’altro, è impegnata anche ad affrontare gravi problemi di nudità “implicita” ed ha appena rimosso il ban a Donald Trump. L’azienda deve trovare il più presto possibile una strategia sostenibile per raggiungere nuove entrate, sperando che non diventi uno “brand zombie”.