Vodafone punta allo spazio: prima videochiamata satellitare con uno smartphone “normale”

Un nuovo passo verso la connettività globale, grazie ai satelliti BlueBird di AST SpaceMobile.
Dimenticatevi le aree remote prive di segnale: Vodafone ha dimostrato la possibilità di effettuare una videochiamata via satellite utilizzando un comunissimo smartphone 4G/5G. La dimostrazione, definita “la prima al mondo” di questo genere, è avvenuta grazie ai satelliti BlueBird dell’azienda statunitense AST SpaceMobile, specializzata in soluzioni per portare la connettività da un’orbita bassa direttamente agli utenti terrestri.
Margherita Della Valle, CEO di Vodafone Group, ha illustrato come il telefono si connetta automaticamente al satellite e da lì la comunicazione venga instradata verso la rete Vodafone a terra. In pratica, un ingegnere che si trovava in una sperduta zona montuosa del Galles, totalmente priva di copertura cellulare, è riuscito a partecipare a una videochiamata. Il segnale non era di qualità eccelsa e mostrava un certo ritardo, ma il risultato è comunque impressionante.
I satelliti BlueBird montano array di comunicazione in grado di fornire agli smartphone velocità di connessione simili a quelle di una normale cella a banda larga, arrivando — in condizioni ideali — a 120 megabit al secondo. Una volta a regime, tali satelliti offriranno un servizio di connettività “non continuo” negli Stati Uniti e in altri mercati selezionati. Si tratta di una soluzione pensata per colmare il vuoto di copertura nelle aree più difficilmente raggiungibili, come regioni rurali o parchi naturali.
Le altre iniziative e la concorrenza Starlink
È bene precisare che SpaceX (con il suo progetto Starlink) ha già sperimentato in passato la possibilità di effettuare chiamate via satellite con un normale cellulare, ma qui Vodafone ha potuto vantare — con una certa astuzia comunicativa — la “prima videochiamata da un’area completamente isolata.” In parallelo, negli Stati Uniti, T-Mobile sta collaborando con Starlink per lanciare un servizio simile, anche se in una prima fase sarà limitato ai messaggi di testo.
Per gli utenti Apple o Google, esistono poi metodi di connessione a reti satellitari dedicate, ma i telefoni coinvolti necessitano di modem specifici e si tratta principalmente di servizi di emergenza o a basso consumo dati.
Secondo le previsioni di Vodafone, questa nuova rete satellitare potrebbe debuttare in Europa entro il 2025, consentendo una vera esperienza “broadband da satellite” anche in zone prive di ripetitori tradizionali. Negli Stati Uniti, invece, operatori come AT&T e Verizon prevedono di testare la tecnologia già dalla prossima primavera, anche se non hanno ancora rivelato i piani tariffari o le date di lancio.