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VPN o Proxy? Guida alla scelta del sistema di protezione più adatto

vpn vs proxy cosa scegliere
11 Novembre 2024, 15:19 | Andrea De Luca Andrea De Luca

Sia la VPN che i proxy permettono di modificare il modo in cui il traffico web viene percepito dal mondo esterno, ma sono tecnologie fondamentalmente diverse. In questo articolo vi spiego tra VPN e Proxy qual è la tecnologia giusta per voi.

Prima di addentrarci nel confronto, è bene fare una precisazione: digitando “miglior proxy” sui motori di ricerca, ci si imbatte in una miriade di servizi che poco hanno a che fare con la protezione della privacy.

Si tratta per lo più di aziende che offrono accesso a reti proxy con enormi pool di indirizzi IP, principalmente finalizzati al data scraping e alla gestione multipla di account social. Queste soluzioni, oltre a essere poco trasparenti, non rappresentano una scelta appropriata per chi cerca una reale protezione della propria privacy online o semplicemente desidera accedere a contenuti in streaming da altre aree geografiche.

Proxy: Cos’è e come funziona

Nella sicurezza informatica, il proxy rappresenta uno degli strumenti più basilari ma al tempo stesso più interessanti.

Immaginate il proxy come un intermediario digitale, un maggiordomo che si occupa di inoltrare le vostre richieste web al posto vostro. In termini tecnici, quando utilizzate un proxy, tutto il vostro traffico web passa attraverso un server intermedio prima di raggiungere la destinazione finale.

Ma perché utilizzare questo “intermediario”? Il vantaggio principale risiede nella capacità di mascherare il vostro indirizzo IP reale. Quando navigate attraverso un proxy, il sito web di destinazione vedrà l’indirizzo IP del server proxy, non il vostro. È come inviare una lettera utilizzando un indirizzo di inoltro: il destinatario vedrà solo l’indirizzo dell’intermediario, non quello del mittente originale.

Dal punto di vista tecnico, il processo è relativamente semplice. Quando inviate una richiesta web, invece di collegarvi direttamente al sito di destinazione, il vostro browser si connette al server proxy. Quest’ultimo inoltra la vostra richiesta al sito web desiderato, riceve la risposta e ve la trasmette. Tutto questo avviene in maniera trasparente per l’utente, che noterà solo un leggero rallentamento nella navigazione dovuto al “salto” aggiuntivo.

È fondamentale comprendere che non tutti i proxy sono uguali. Esistono diverse tipologie, ognuna con le proprie caratteristiche. I proxy HTTP gestiscono solo il traffico web, mentre i proxy SOCKS possono gestire qualsiasi tipo di traffico. Alcuni proxy forniscono la crittografia (come i proxy HTTPS), altri lasciano il traffico completamente esposto.

Un aspetto cruciale da considerare è che il proxy opera a livello di singola applicazione. Questo significa che dovrete configurare separatamente ogni programma che volete far passare attraverso il proxy. Se configurate il proxy sul browser, per esempio, le altre applicazioni continueranno a utilizzare la vostra connessione diretta.

È importante sottolineare che, nonostante la sua utilità nel mascherare l’indirizzo IP, un proxy base non offre lo stesso livello di sicurezza di una VPN. Non crittografa il vostro traffico e, soprattutto, il gestore del proxy potrebbe potenzialmente monitorare tutte le vostre attività.

VPN: Cos’è e come funziona

Se il proxy rappresenta un semplice intermediario, la VPN (Virtual Private Network) è l’evoluzione tecnologica che ha rivoluzionato il concetto di privacy online.

Immaginate un tunnel blindato che attraversa l’intera rete internet: questa è essenzialmente una VPN. Quando attivate una VPN sul vostro dispositivo, create un canale di comunicazione crittografato tra voi e il server VPN, attraverso il quale passa tutto il vostro traffico internet.

La differenza fondamentale rispetto a un proxy sta proprio in quell’aggettivo “blindato”. Una VPN non si limita a reindirizzare il traffico, ma lo protegge con robuste tecniche di crittografia. È come se ogni vostro dato viaggiasse in una cassaforte digitale: anche se qualcuno riuscisse a intercettare il traffico, non potrebbe decifrarne il contenuto.

Dal punto di vista tecnico, quando attivate una VPN succedono diverse cose contemporaneamente. Prima di tutto, viene stabilita una connessione crittografata con il server VPN selezionato. A questo punto, il vostro dispositivo riceve un nuovo indirizzo IP, quello del server VPN, che sarà visibile al mondo esterno. Ma la vera magia avviene a livello di sistema operativo: la VPN crea un’interfaccia di rete virtuale che cattura tutto il traffico del dispositivo, senza distinzioni tra applicazioni.

Questo è un vantaggio enorme rispetto al proxy: non dovete configurare ogni singola applicazione, perché tutto il traffico viene automaticamente instradata attraverso il tunnel VPN. Che stiate navigando sul web, utilizzando un’app di messaggistica o scaricando file tramite torrent, ogni bit di dati passa attraverso la connessione protetta.

La VPN offre anche funzionalità avanzate di sicurezza. I migliori servizi implementano il kill switch, una funzione che blocca automaticamente tutto il traffico internet se la connessione VPN dovesse cadere, impedendo fughe di dati non protetti. Inoltre, molte VPN moderne offrono protezione da malware, blocco delle pubblicità e sistemi anti-tracking integrati.

Attenzione perchè non tutte le VPN sono create uguali. La qualità del servizio dipende da molti fattori: i protocolli di crittografia utilizzati, la politica di logging, la velocità dei server, la loro distribuzione geografica. Per questo motivo, quando si sceglie un servizio VPN, è fondamentale affidarsi a provider affidabili e con una solida reputazione nel campo della sicurezza informatica.

Proxy vs VPN: le differenze tecniche

Cosa distingue realmente un proxy da una VPN? Entrambi i sistemi reindirizzano il traffico web mascherando l’indirizzo IP originale, ma con modalità sostanzialmente diverse.

Il proxy si limita a fungere da intermediario, incapsulando il traffico tra il dispositivo dell’utente e il server proxy.

La VPN, invece, aggiunge un livello di sicurezza ulteriore, implementando di default la crittografia e l’autenticazione dei pacchetti dati.

Non tutti i proxy offrono lo stesso livello di protezione: mentre i proxy SSL e HTTPS garantiscono la crittografia del traffico, quelli che utilizzano protocolli SOCKS e HTTP lasciano i dati completamente esposti. È ovvio che oggigiorno utilizzare servizi privi di crittografia è semplicemente inaccettabile.

Funzionamento e applicazioni pratiche

La differenza più significativa risiede nella modalità di gestione delle connessioni.

La VPN crea un “tunnel” protetto a livello di sistema operativo, attraverso il quale passa tutto il traffico del dispositivo. Il proxy, al contrario, richiede una configurazione specifica per ogni singola applicazione: questo significa che la protezione del browser non si estende automaticamente alle altre app installate sul dispositivo, lasciando potenzialmente scoperte diverse aree della nostra attività online.

Quando scegliere l’uno o l’altro

Nonostante la VPN offra una protezione più completa, esistono scenari in cui un proxy può rappresentare la soluzione più pratica.

Ad esempio, quando si ha necessità di configurare rapidamente una protezione senza particolari permessi di sistema, o si desidera semplicemente mascherare il proprio IP per accedere a contenuti geograficamente limitati.

È importante sottolineare che l’utilizzo simultaneo di entrambi i servizi non solo è superfluo, ma può risultare controproducente: la sovrapposizione dei due sistemi comporta un inevitabile rallentamento delle prestazioni, senza offrire benefici aggiuntivi in termini di sicurezza.

Nel valutare quale soluzione adottare, è fondamentale non farsi influenzare esclusivamente dal marketing. Troppo spesso gli utenti compiono scelte basate su informazioni incomplete o fuorvianti. È essenziale comprendere le proprie necessità e, soprattutto, essere consapevoli dei meccanismi di monetizzazione dei servizi, particolarmente nel caso di soluzioni gratuite.

La domanda chiave, quando si valuta un servizio gratuito, dovrebbe essere: “Come si sostiene economicamente?” Questo vale tanto per i proxy quanto per le VPN, considerando che entrambi potrebbero potenzialmente monitorare l’attività online degli utenti per scopi pubblicitari o altri fini meno trasparenti.

Mentre le VPN rappresentano generalmente la scelta più sicura e completa per la protezione della privacy online, i proxy possono risultare utili in specifiche situazioni.

L’importante è approcciarsi alla scelta con consapevolezza, valutando attentamente le proprie esigenze e, soprattutto, la credibilità dei fornitori di servizio.


Andrea De Luca
Andrea De Luca, nato nel 1998, nel cuore dell’era digitale. La passione per l’informatica affonda le radici fin dalla sua adolescenza. Wannabe ingegnere informatico, nel frattempo studio codice, costruisco computer e tastiere meccaniche custom. Ama leggere libri di fantascienza.