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Una nuova scoperta contro i pixel bruciati dei pannelli OLED

pannello oled che si brucia
20 Marzo 2024, 10:40 | Lorenzo Ricciutelli

I ricercatori dell’Università di Cambridge hanno sviluppato una nuova tecnologia che risolve il fenomeno di burn-in tipico degli schermi OLED.

Chi possiede una televisione smart con schermo OLED vive con il timore del burn-in, un fenomeno in cui alcuni pixel del pannello si bruciano dopo diverso tempo di utilizzo. Fortunatamente, una scoperta dell’Università di Cambridge (pubblicata su Nature) potrà mettere fine a questo incubo, grazie a degli emettitori blu ad alta precisioni che eludono il trasferimento di energia, spesso problematico, degli attuali OLED blu.

Semplificando, gli OLED blu sono essenziali per la composizione dei display RGB, ma sono il vero tallone d’Achille della durata del pannello a causa della loro instabilità nel medio/lungo periodo. Il trasferimento di energia da un componente detto sensibilizzatore a uno emettitore può infatti compromettere l’efficienza e la stabilità di un OLED blu, accelerandone l’invecchiamento e favorendo l’insorgere del burn-in sul pannello.

La novità risiede nell’utilizzo di diodi che emettono luce blu in una banda molto stretta, grazie a un nucleo emissivo protetto da catene di alchilene. Questa configurazione permette di minimizzare il trasferimento di energia indesiderato, migliorando notevolmente efficienza e stabilità degli OLED blu. Inoltre, questa tecnica rende superflua la necessità di un componente sensibilizzatore con un’elevata distanza energetica, necessario fino ad ora per limitare il trasferimento di energia al modulo emettitore.

In sintesi, i nuovi pannelli OLED potrebbero vantare una vita molto più lunga, una maggiore resistenza al burn-in, un processo di fabbricazione meno complesso e un ridotto consumo energetico.

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Lorenzo Ricciutelli
Lorenzo Ricciutelli
Fondatore e autore di Techdot. Vivo da sempre con un’amore sfrenato per l’informatica e la tecnologia. Homo sanza lettere, discepolo della esperienza. Imprenditore digitale.